Livorno, controlli dei NAS in un deposito alimenti e nuova truffa online scoperta a Piombino
I Carabinieri del NAS di Livorno hanno chiuso un deposito di alimenti in pessime condizioni igieniche e multato il titolare. A Piombino, scoperta una truffa via chat ai danni di una 70enne: denunciata una 35enne con precedenti
Livorno, controlli dei NAS in un deposito alimenti e nuova truffa online scoperta a Piombino
Nell’ambito della campagna nazionale dei Carabinieri per la sicurezza alimentare, i militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Livorno hanno condotto un’ispezione in un esercizio del capoluogo autorizzato alla somministrazione di alimenti.
Durante il controllo, finalizzato a verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie e prevenire rischi per la salute pubblica, i Carabinieri hanno accertato che il legale rappresentante della società aveva omesso l’aggiornamento della S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per un locale adibito a deposito alimenti, risultato in condizioni igieniche precarie con sporcizia e residui di lavorazioni pregresse.
Alla luce delle irregolarità riscontrate, e con l’intervento del personale dell’ASL competente, i militari hanno disposto l’immediata chiusura e sospensione dell’attività fino alla completa sanificazione dei locali. Al titolare è stata inflitta una sanzione amministrativa di 2.000 euro.
Piombino, truffa del finto figlio via chat: anziana raggirata, denunciata una 35enne
Sempre nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alle truffe, i Carabinieri della Stazione di Piombino hanno identificato e denunciato una 35enne originaria del Sud Italia, già nota alle forze dell’ordine, autrice di una truffa ai danni di una donna di 70 anni.
La vittima era stata ingannata da un messaggio via app di messaggistica, apparentemente inviato dalla figlia con un “nuovo numero”, che le chiedeva un bonifico urgente di 1.000 euro per far fronte a un pagamento. Convinta di aiutare la figlia, l’anziana aveva versato la somma tramite “t-bonifico” presso una tabaccheria.
Quando la truffatrice ha tentato di ottenere un secondo pagamento, la donna ha iniziato a sospettare l’inganno e ha contattato la vera figlia, scoprendo così la frode. Grazie alle indagini dei Carabinieri — condotte con approfondimenti bancari e analisi del territorio — la presunta autrice è stata denunciata per truffa aggravata alla Procura della Repubblica di Livorno.
Carabinieri: “Massima attenzione ai messaggi sospetti e ai pagamenti non tracciabili”
L’Arma dei Carabinieri di Livorno coglie l’occasione per rinnovare l’invito alla prudenza verso le diverse forme di truffe digitali e telefoniche che colpiscono soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione. Tra le raccomandazioni principali:
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non fidarsi di messaggi o chiamate da numeri sconosciuti, anche se si spacciano per parenti o uffici pubblici;
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verificare sempre l’identità dell’interlocutore con una telefonata diretta;
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evitare bonifici istantanei, ricariche o pagamenti non tracciabili;
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segnalare subito casi sospetti al Numero Unico di Emergenza 112 o recarsi presso la Stazione Carabinieri più vicina.
Sul sito www.carabinieri.it sono disponibili le principali tipologie di truffe e i consigli utili per riconoscerle e difendersi.
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