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Livorno: 30enne ricercato tenta la fuga, sventato tentativo di truffa e sanzionato un esercizio per impiego di lavoratori in nero

Tentata la cosiddetta “truffa dello specchietto”, sventata immediatamente dai carabinieri

Livorno: 30enne ricercato tenta la fuga, sventato tentativo di truffa e sanzionato un esercizio per impiego di lavoratori in nero.

I Carabinieri del Comando Stazione di Stagno hanno rintracciato e tratto in arresto un uomo di 31 anni residente nella zona di Guasticce. L’attività di ricerca e cattura eseguita dai militari scaturisce dall’emissione di un provvedimento di esecuzione di pena a carico dell’uomo a seguito di condanna a circa tre anni emessa dal Tribunale di Torino che lo ha ritenuto responsabile dei rati di furto continuato e atti persecutori commessi rispettivamente: il primo a Collesalvetti nel corso del 2013 e il secondo a Grugliasco in provincia di Torino nell’arco temporale compreso fra gennaio e marzo del 2018.

Durante le fasi della cattura, attivate dai carabinieri in aderenza alle disposizioni dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Torino, il fermato ha tentato di opporsi e darsi alla fuga; nel fare questo avrebbe anche proferito alcune espressioni minacciose e ingiuriose nei confronti degli operanti. Anche a bordo del mezzo dell’Arma nell’arco della traduzione avrebbe danneggiato alcune parti dei sedili posteriori. Terminate tutte le attività di rito che sono previste per l’esecuzione di questo tipo di provvedimenti restrittivi, il predetto è stato anche denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Livorno competente per resistenza e danneggiamento aggravato. Infine tradotto al carcere Le Sughere di Livorno a disposizione del Giudice.

Livorno: 30enne ricercato tenta la fuga, sventato tentativo di truffa e sanzionato un esercizio per impiego di lavoratori in nero.

L’incremento dei servizi esterni sul territorio disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno, in linea con le direttive strategiche condivise in sede di Comitato Provinciale presso la Prefettura di Livorno, continua a dare tangibili riscontri. Detta presenza esterna e continuativa, improntata ad aumentare la prevenzione di ogni forma di illecito ad opera dei Carabinieri e con particolare attenzione alle dinamiche truffaldine ricomprese in ambito dei reati contro il patrimonio nella giornata di martedì, ha consentito di salvaguardare e tutelare delle ignare vittime di origine straniera che stanno trascorrendo un periodo di turismo sul territorio labronico.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cecina contro l’odioso fenomeno delle truffe dello specchietto sono intervenuti in perfetta sinergia, avvalendosi della fattiva collaborazione di un appartenente all’Ufficio Locale Marittimo della Guardia Costiera di Cecina. Detto militare avendo assistito alle fasi salienti del reato, anche grazie alla sua posizione defilata dietro il mezzo dell’autore, con prontezza e rapidità ha favorito l’intervento dei carabinieri mentre la dinamica di truffa era ancora in itinere.

Infatti, il mezzo della vittima un turista del nord Europa, secondo la dinamica ricostruita in modo meticoloso dai carabinieri, mentre era intento a percorrere con il proprio camper via IV Novembre a Cecina, avrebbe sentito un colpo sordo sul lato destro della carrozzeria del veicolo senza notare niente di strano, e pertanto ha proseguito fermandosi solo raggiunta la propria destinazione, ossia il parcheggio di un supermercato del centro cittadino.

È stato in questo parcheggio che il turista sarebbe stato affiancato da una Golf di colore grigio da cui, con atteggiamento iroso, sarebbe sceso un uomo che, con qualche parola di tedesco e a gesti, avrebbe mostrato il fantomatico specchietto della sua auto danneggiato. Il tutto attribuendo al malcapitato straniero la responsabilità di avere provocato l’asserito sinistro con il camper.

La vittima per non avere conseguenze ha offerto 50 euro di risarcimento immediato e chiudere così la questione, mentre il sedicente danneggiato, mostrando sul proprio telefonino una foto ritraente analogo modello di specchietto per un importo salato ammontante a ben 1200 euro, ne pretendeva il pagamento ed intavolava una discussione. All’istante però sono sopraggiunti i carabinieri del pronto intervento i quali, ricevuta la tempestiva segnalazione del militare che aveva seguito l’evolversi della scena, hanno bloccato e identificato il malvivente. Il provvidenziale intervento dei Carabinieri favorito dalla preziosa attivazione del militare della Guardia Costiera di Cecina, hanno consentito di evitare il compimento della condotta truffaldina, in particolare l’ennesima “truffa dello specchietto”.

Il presunto responsabile, un 37enne originario di Milano residente nel pisano, peraltro già gravato da numerosi altri precedenti specifici, è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Livorno per tentativo di truffa.

L’occasione si presta per ribadire che la cd. “truffa dello specchietto” consiste in una delle tecniche più comunemente utilizzate dai malviventi per raggirare le persone, facendo leva sull’effetto sorpresa e sul senso di colpa ingenerato sul momento nell’ignara vittima. Fa leva anche sul ragionevole timore della vittima di veder lievitare l’importo del premio da pagare periodicamente all’assicurazione.

I Carabinieri suggeriscono in questi casi di chiamare il 112NUE e richiedere sempre l’intervento di una pattuglia, soprattutto quando vi è incertezza su eventuale urto con altri veicoli in concomitanza con insistenti richieste di denaro contante da sedicenti controparti. Talvolta la prospettiva dell’arrivo delle forze dell’ordine costituisce già un deterrente per chi ha pianificato la truffa e lo induce a dileguarsi. Riveste importanza fondamentale riuscire a raccogliere quante più informazioni relative all’autore della truffa per l’avvio di successive e immediate indagini.

Continueranno su tutto il territorio e nelle principali arterie stradali della provincia di Livorno i servizi esterni di prevenzione e controllo del territorio con la duplice finalità di tutelare la sicurezza degli utenti della strada e preservare tutti gli aspetti afferenti alla legalità.

Livorno: 30enne ricercato tenta la fuga, sventato tentativo di truffa e sanzionato un esercizio per impiego di lavoratori in neroLivorno: 30enne ricercato tenta la fuga, sventato tentativo di truffa e sanzionato un esercizio per impiego di lavoratori in nero.

Prosegue in tutta la provincia di Livorno la campagna di controlli straordinari dell’Arma dei Carabinieri per contrastare il lavoro sommerso e garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.

I controlli sono effettuati in sinergia dai Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno con il comparto di specialità del locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro. Nel caso di specie con il NIL sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Marciana Marina, e l’attività di controllo eseguita ad un esercizio commerciale nel settore della somministrazione di alimenti ha portato i militari a elevare sanzione al titolare un uomo di mezza età del posto. Presso l’attività, ubicata in area centrale di Marciana Marina, sono state rilevate alcune gravi violazioni della normativa di settore tali da rendere necessaria da parte degli operanti la sospensione dell’attività sino ad avvenuta sanatoria delle irregolarità / difformità riscontrate. Corso controllo sarebbe emerso, altresì, che un lavoratore su due presente al momento dell’accesso, pari alla metà dei dipendenti presenti, fosse privo di contratto di lavoro risultando di fatto “in nero”.

Pertanto i carabinieri hanno informato le competenti autorità ed elevato sanzione complessiva ammontante a euro 6.400 euro.   I controlli proseguiranno su tutto il territorio della provincia di Livorno.

Livorno: 30enne ricercato tenta la fuga, sventato tentativo di truffa e sanzionato un esercizio per impiego di lavoratori in nero.

 

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