Castagneto Carducci: Truffa online di 3.000 euro, denunciato 30enne
una denuncia per truffa
Castagneto Carducci: Truffa online di 3.000 euro, denunciato 30enne
Oltre ai numerosi e costanti incontri organizzati dall’Arma di Livorno per informare la popolazione su come difendersi dai tentativi di truffa, soprattutto on-line, nonché su come prevenire i raggiri segnalando tempestivamente al presidio dei Carabinieri più vicino o chiamando il 112 NUE (Numero Unico di Emergenza) segnalando persone o veicoli sospetti, continua incessante anche l’attività di contrasto in termini di attività di polizia giudiziaria ad opera dei Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, in linea con le direttive condivise in sede di Comitato Provinciale per L’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Livorno, per arginare questo tipo di reati.
A tal riguardo, i Carabinieri della Stazione di Castagneto Carducci, a seguito di accurati accertamenti, hanno individuato e denunciato a piede libero un uomo sulla trentina originario di un’altra regione, gravemente indiziato di essere l’autore di una truffa ai danni di un uomo residente in zona.
I fatti risalgono ad alcuni mesi fa quando la vittima, navigando su un noto social network, attratta da un link di investimenti online ed allettata dalla prospettiva di veloci guadagni millantati telefonicamente da una persona che si qualificava come mediatore finanziario, avrebbe disposto tre bonifici sul conto corrente dell’ignoto interlocutore per complessivi 3.000 euro senza però poter rientrare in possesso della somma capitalizzata.
Resosi irreperibile il sedicente operatore e andati vani gli svariati tentativi di riavere indietro i soldi, la predetta vittima ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri di Castagneto Carducci che hanno avviato le indagini. Gli approfondimenti investigativi, partendo dalle interlocuzioni avvenute con la vittima e dall’analisi dei movimenti di denaro, hanno permesso di individuare il presunto artefice del raggiro, che dovrà rispondere all’AG labronica per il reato di truffa.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. I Carabinieri, alla luce dell’ennesimo episodio di truffa on-line, esortano i cittadini a fare massima attenzione ai collegamenti su siti internet ed agli acquisti online particolarmente convenienti, dietro i quali, talvolta, si celano persone senza scrupoli, dedite a truffe e raggiri.
Durante le trattative è raccomandabile utilizzare strumenti di comunicazione diretti, quali telefonate, più facilmente tracciabili rispetto a semplici messaggi tramite social network e verificare, anche tramite web, la reale presenza di aziende o rivendite. In caso di dubbi, ci si può sempre rivolgere ad una delle 27 Stazioni Carabinieri del territorio della Provincia di Livorno per esporre i propri sospetti e verificare ogni dubbio.
Il reiterarsi di diverse tipologie di truffa impone di richiamare gli accorgimenti e le misure che i Carabinieri di Livorno raccomandano in caso di dubbi e/o mancanza di conoscenza dell’interlocutore da cui si viene avvicinati per ogni tipo di accordo o richiesta in cui emerge la richiesta di eseguire un’operazione o un pagamento anche e soprattutto con i mezzi diversi dall’uso dei contanti in particolare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
A tal riguardo nei suddetti casi, appena si hanno sospetti, il consiglio è quello di porre massima attenzione, non aprire la porta a sconosciuti che si presentano presso le abitazioni private, diffidare dalle apparenze e soprattutto limitare la confidenza su internet.
In tale ottica pertanto, prestare sempre massima attenzione, ma soprattutto a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri in caso di sospetti, chiamando il 112 per effettuare un’immediata segnalazione, nonché consultare il sito Carabinieri.it in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle, poiché le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi.
In caso di ricezione di telefonate da numeri di utenze fisse o mobili con prefissi o numerazioni compatibili con la mittenza, per esempio di uffici istituzionali o di caserme, essendo attualmente frequenti fenomeni di clonazione di numerazioni già assegnate, è buona norma riattaccare, quindi chiudere la conversazione sospetta e richiamare il numero al fine di avere conferma di non trovarsi di fronte all’ennesimo ignoto truffatore.
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