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Cinema. A Milano riparte il palinsesto nelle sale cinematografiche dopo il periodo estivo.

Anche quest’anno si avvicina, finalmente, la fine della stagione estiva, e il palinsesto cinematografico ricomincia a rimpolparsi. Dopo svariate settimane di calma piatta, intervallate dal fenomeno, più che altro mediatico, di Suicide Squad, le sale italiane iniziano ad offrire un po’ più di scelta.

A cominciare da Escobar (da Giovedì nelle sale italiane), debutto alla regia dell’italiano Andrea di Stefano, che vanta un cast internazionale fra cui spicca Benicio del Toro (Pablo Escobar) e Josh Hutcherson (The Hunger Games Saga). La storia d’amore tra un surfista canadese e la donna dei suoi sogni si intreccia con la vita del più grande narcotrafficante di sempre, una scelta molto furba da parte del regista, che cavalca l’onda di successo formatasi attorno alla figura di Pablo Escobar grazie alla serie targata Netflix Narcos, e grazie all’indiscutibile fascino controverso del boss di Medellin.

Il diritto di uccidere (Anteo Spazio Cinema) narra la storia del Colonello Katherine Powell (Helen Mirren), e di come la sua operazione di cattura di terroristi venga ostacolata dall’entrata di una civile all’interno della kill zone. Il film vuole essere una riflessione sulle complicanze etiche delle nuove armi militari, una su tutte il drone, al quale fa riferimento il titolo originale Eye in the Sky, citazione letteraria del romanzo distopico di Dick.

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Molto più leggeri, ma non per questo negativi, Ma Loute e Ritorno da mia madre, due film della commedia francese che da un po’ di tempo ormai rappresenta l’alternativa intelligente alle commedie d’oltreoceano. Fra i due film, entrambi in uscita Giovedì, mi sento di consigliare il primo, Ma loute, opera di Bruno Dumont, regista già affermato e pluripremiato.

Interessante, invece, il panorama dell’animazione: in risposta all’acclamato Il Drago Invisibile, produzione Disney, uscito un paio di settimane fa ed ancora fruibile in molti cinema milanesi (Odeon, Colosseo, Plinius), The Blue Sky Studios rispondono con il quinto capitolo della saga di Manny e Sid, L’era Glaciale: in rotta di collisione (Odeon, Apollo, Colosseo, Gloria, Plinius). Questa volta sembra spuntarla il film targato Disney, più per demerito dell’avversario che altro, ostinato nel portare avanti per troppo tempo gli stessi personaggi, e che finisce per essere ripetivo agli occhi di critica e pubblico. Appare forzata, sebbene intelligente, la scelta di mettere in programmazione questi due film in questo periodo di minore affluenza, invece di proiettarli al ritorno delle vacanze; fra un paio di settimane, infatti, sarà il turno di Alla ricerca di Dory, con il quale sarebbe stato difficile un confronto diretto al Box Office.

 

Articolo di Luigi Piccirilli

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