Genova, intervento per lite animata smaschera lo spaccio. Due arresti
Genova, due giorni fa, i poliziotti del Commissariato Sestri e dell’U.P.G. hanno arrestato per resistenza e lesioni a P.U. in concorso tra loro, nonché per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, una 31enne genovese, già gravata da precedenti specifici ed un 36enne, anch’esso genovese con pregiudizi. Gli agenti sono intervenuti dopo la segnalazione di una violenta lite in un appartamento di piazza G. Venezian in cui era presente la coppia. Fin da subito i due si sono mostrati molto nervosi e poco collaborativi, negando dissidi ed esortando i poliziotti ad allontanarsi, il tutto condito da insulti e turpiloqui.
La loro tensione aumentava ogni qualvolta gli operatori si avvicinavano alla camera da letto, fino a pararsi fisicamente davanti alla porta per impedirne l’accesso, ingaggiando così una colluttazione al termine della quale due agenti hanno riportato lesioni agli arti inferiori giudicate guaribili in 3 giorni. Dal successivo controllo è stato chiarito il motivo di tanta aggressività: nella camera sono stati rinvenuti 380 grammi di marijuana suddivisi in involucri pronti per la vendita, la somma di 90 euro in banconote di piccolo taglio, materiale per il confezionamento e due bilancini di precisione. I due sono stati accompagnati presso gli uffici della Questura dove hanno trascorso la notte in attesa del giudizio direttissimo previsto nella mattinata.
Lo stesso giorno un ragazzo è stato arrestato per aver tentato un furto in una cantina. La Polizia di Stato di Genova lo ha arrestato per il reato di tentato furto, denunciandolo altresì per porto di armi od oggetti atti ad offendere. I poliziotti della volante del Commissariato Pré, durante il servizio di controllo del territorio, sono stati fermati da un cittadino che ha segnalato un giovane che aveva appena scassinato la serratura automatica della saracinesca di un garage, dirigendosi all’interno. Gli operatori lo hanno sorpreso mentre stava rovistando dentro un armadio posto in una cantina, senza aver avuto ancora il tempo di asportare nulla. In tasca aveva un coltello a serramanico multiuso, utilizzato per perpetrare il furto. Il magistrato ha disposto che il giovane fosse trattenuto presso le guardine della Questura in attesa della direttissima della mattina
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