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Vicenza: “Ci sto? Affare fatica!” il progetto che ha coinvolto 120 ragazze e ragazzi per l’inclusione e la cura dei beni comuni

Realizzato un murale con i colori della pace all'ex Centrale del Latte.

Vicenza: “Ci sto? Affare fatica!” il progetto che ha coinvolto 120 ragazze e ragazzi per l’inclusione e la cura dei beni comuni.

“Ci sto? Affare fatica!” si è concluso con il coinvolgimento di 120 ragazzi e ragazze che hanno svolto attività di cura dei beni comuni per quattro settimane dall’1 al 26 luglio, dal lunedì al venerdì, la mattina dalle 8.30 alle 12.30, con il coordinamento di Tangram cooperativa sociale e con la collaborazione di Comune di Vicenza e di Amcps.

I ragazzi sono stati suddivisi in 12 squadre da dieci componenti, ognuna affiancata da un handyman, la figura “tuttofare” prevista dal progetto, e da un tutor.

Il progetto che prosegue da sei anni ha una dimensione intergenerazionale, in cui si da promuovono il valore della fatica, l’investimento educativo sul tempo estivo, la dimensione del gruppo e la cura e la tutela dei beni comuni.

Il progetto conferma la collaborazione con il Coordinamento Provinciale Autismi Vicenza (ABAut – ABA per l’Autismo , ANGSA Veneto Onlus, Autismo Triveneto Onlus , Gruppo Asperger Veneto) che favorisce la partecipazione anche ragazzi e ragazze con disturbi dello spettro autistico.

«L’edizione di quest’anno, per la quale ringraziamo tutte le realtà coinvolte, ha avuto come obiettivo l’interazione – commenta l’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai – tra i ragazzi prima di tutto, con una maggior attenzione verso le fragilità ed in particolare con il coinvolgimento di giovani con la sindrome dello spettro autistico, e dei ragazzi con la città. La collaborazione, inoltre, ha interessato non solo attività nei giardini delle scuole ma anche lungo le vie cittadine. Tra tutti ricordo lo splendido lavoro fatto nella realizzazione del murale dell’ex centrale del Latte particolarmente gradito dai residenti del quartiere che nei giorni di attività hanno interagito attivamente con i ragazzi dimostrando di apprezza re l’iniziativa».

Nella prima settimana sono stati coinvolti 30 ragazzi e ragazze suddivisi in tre squadre che si sono presi cura di tre luoghi diversi della città: nel parco di via Giuriato si sono dedicati alla verniciatura delle panchine, nella scuola secondaria di primo grado Barolini a S. Pio X alla carteggiatura e verniciatura della ringhiera esterna, nel parco giochi del quartiere di Laghetto alla manutenzione delle panchine e delle giostrine.

Nella seconda settimana sono state impegnate tre squadre da dieci ragazzi e ragazze alla scuola dell’infanzia Dal Sasso a Santa Bertilla, alla scuola dell’infanzia Peronato a Saviabona e alla scuola dell’infanzia O. Tretti ai Ferrovieri. I lavori svolti sono stati vari: ritinteggiatura di ringhiere, di porte, di aule interne dedicate ai bambini, di muri esterni con i colori dell’arcobaleno e di panchine.

Nelle ultime due settimane sono stati coinvolti altri 60 ragazzi e ragazze, 6 tutor e 4 handyman.
Nella settimana del 15 luglio i lavori si sono svolti presso la scuola dell’infanzia Giuliari a San Bortolo, al parco pubblico di via Europa.
Inoltre hanno dipinto con i colori della pace il muro esterno dell’ex Centrale del Latte situato in via Mentana per una superficie di 100 metri quadrati effettuando anche la decorazione dell’ex cancello. Oltre a cimentarsi con colori e pennelli, i ragazzi hanno effettuato anche la pulizia e la preparazione del muro.

Durante la settimana del 22 luglio, invece, sono state sistemate le aree interne ed esterne delle scuole dell’infanzia Rumor (Villaggio del Sole), Dal Sasso (Santa Bertilla) e San Gaetano (Polegge).
I lavori svolti dalle varie squadre hanno incluso la sistemazione di panchine in legno e ferro, la sistemazione di aree verdi e la ritinteggiatura di aule dedicate ai bambini e di muri esterni.

Comune e Amcps hanno sostenuto l’inclusione nel progetto di tre ragazzi con disturbi dello spettro autistico con 2.100 euro triplicando i fondi, pari a 700 euro, precedentemente investiti. Garantendo l’affiancamento di operatori qualificati, questo stanziamento ha permesso quindi di incrementare la partecipazione dei giovani con questo disturbo, passati in questa edizione da uno a tre.

Vicenza: "Ci sto? Affare fatica!" il progetto che ha coinvolto 120 ragazze e ragazzi per l'inclusione e la cura dei beni comuni

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