«La Lega si è astenuta perché non ci sono riaperture. Confermare il coprifuoco fino alle 22.00 addirittura fino a luglio; confermare la chiusura di bar, ristoranti, piscine, palestre; non ascoltare la richiesta di riapertura in totale sicurezza che arriva da tutti i sindaci di tutti i colori, da tutti i governatori di tutti i colori, dai sindacati, dagli imprenditori, dai commercianti, dagli artigiani, in una situazione sanitaria fortunatamente in miglioramento, significa non fidarsi degli italiani». Queste le parole della leader della Lega Matteo Salvini, sul perché la Lega si sia astenuta ieri dal votare il Decreto Riaperture, in un’intervista a “Dritto e Rovescio”, in onda questa sera, in prima serata, su Retequattro. E aggiunge: «Ditemi voi se un Paese turistico come l’Italia, che deve al turismo il 13% della sua ricchezza nazionale, come può attrarre stranieri, ma gli stessi italiani, con tutti a casa, bar chiusi, ristoranti chiusi, parchi chiusi: non è pensabile!».
Alla domanda se la Lega resterà nel Governo Draghi, Salvini afferma: «Assolutamente sì, siamo solo all’inizio. La nostra fiducia è a Draghi, non è ai chiusuristi o ai “pauristi”. Conto che il prossimo decreto in Consiglio dei Ministri entro la metà di maggio abbia il sostegno e appoggio della Lega perché Draghi prenderà atto del fatto che scienza, salute, diritto al lavoro e diritto alle libertà debbano andare insieme».
Sul caso Grillo, il leader leghista commenta: «Che pena! Non commento il papà, da papà, perché ovviamente non entro in casa altrui. Un politico, per cui un semplice avviso di garanzia è simbolo e sinonimo di condanna a prescindere, che ha additato mezza Italia e che poi quando la giustizia entra in casa sua dice ‘No però mio figlio non c’entra’ e che dice che questa ragazza, che ha denunciato lo stupro non è così attendibile perché lo ha denunciato dopo qualche giorno, è volgare, disgustoso, razzista, violento e arrogante nei confronti delle donne».
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