Caltanissetta: inaugurata una “panchina del ricordo” dedicata alla vittima delle foibe Norma Cossetto
Un simbolo che ricorda il sacrificio della giovane istriana nell’anniversario della sua morte.
Caltanissetta: inaugurata una “panchina del ricordo” dedicata alla vittima delle foibe Norma Cossetto .
La vittima delle Foibe Norma Cossetto ha la sua “panchina del ricordo” a Villa Monica.
Un simbolo che ricorda il sacrificio della giovane istriana nell’anniversario della sua morte.
Il ricordo di Norma Cossetto sempre più presente nella città di Caltanissetta grazie all’impegno del “Comitato 10 Febbraio”. Con l’iniziativa “Una rosa per Norma”, patrocinata dal Comune di Caltanissetta e giunta alla VI edizione, il Comitato 10 Febbraio è infatti tornato alla Villa Monica per l’inaugurazione della cosiddetta “Panchina del Ricordo”.
La struttura, che affiancherà l’ “Ulivo martiri delle foibe”, mira a mantenere viva nella memoria di una donna che nel 2005 è stata insignita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: «Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.
Norma Cossetto, nata nel 1920, è stata una studentessa italiana, istriana di un villaggio nel comune di Visignano, sequestrata, seviziata, violentata e gettata ancora viva in una foiba di Villa Surani dai partigiani comunisti di Tito nella notte fra il 4 e il 5 ottobre 1943.
Con le “Panchine del Ricordo” il Comitato 10 Febbraio mira a installare in ogni città italiana una panchina dipinta con i colori della bandiera nazionale. Nel verde, bianco e rosso spicca sempre una targa con la dedica a un Martire delle foibe, a Norma Cossetto, oppure a un Esule istriano, giuliano, fiumano, dalmata, che si sia particolarmente distinto nel mondo del Lavoro e della Cultura.
“Ricordare il sacrificio di Norma Cossetto, proprio il giorno in cui è stata uccisa, è un dovere – dichiara Giuseppe Fiocco, Responsabile locale del Comitato 10 Febbraio – Abbiamo deposto un mazzo di fiori e raccontato ai partecipanti la vita e l’eroica fine di questa luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”:
Riteniamo, come comitato, che di questa triste vicenda se ne parli ancora troppo poco nei libri di storia.
La panchina, dunque, deve essere un incoraggiamento e un esempio per tutti i bambini e i cittadini che frequenteranno la villa. Ringrazio l’amministrazione.
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