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Brennero, agricoltori italiani alla frontiera con l’Austria, Coldiretti: “difendere made in Italy”

Assessore Caner: "Da sempre il Brennero e i porti sono le porte d'ingresso per numerose importazioni, e i nostri imprenditori agricoli dimostrano nuovamente di essere le sentinelle sul territorio di un sistema che innesca la produzione di falsi prodotti che non rispettano le normative italiane ed europee".

Brennero, agricoltori italiani alla frontiera con l’Austria, Coldiretti: “difendere made in Italy”.

“Da sempre il Brennero e i porti sono le porte d’ingresso per numerose importazioni, e i nostri imprenditori agricoli dimostrano nuovamente di essere le sentinelle sul territorio di un sistema che innesca la produzione di falsi prodotti che non rispettano le normative italiane ed europee. Sono al fianco del mondo agricolo, tant’è che la Regione si è sempre impegnata per tutelare le eccellenze agroalimentari locali venete, simbolo di una terra, di una tradizione e del rispetto delle regole”.

Così l’assessore veneto all’Agricoltura, Federico Caner, interviene sostenendo la protesta organizzata da Coldiretti al Brennero per fermare l’entrata irregolare di prodotti non sicuri.

Alla frontiera già fermati un carico di cosce di maiale dalla Danimarca, destinazione Isola della Scala, nel veronese.

Arriva dalla Moldavia invece un carico di avocado importati dal Sudafrica, e 25 mila litri di latte tedesco diretto a Borso del Grappa a Treviso, formaggio già marchiato con un nome italiano e diretto al Veneto.

E ancora 8 tonnellate di carne di maiale e lardo dalla Germania, quintali di uova dalla Polonia, fiori dall’Olanda verso Verona, pane e prodotti dolciari dall’Austria diretti alla volta di Catania.

“Non è una presa di posizione contro la libera concorrenza, ma semmai l’ennesimo tentativo di fermare l’invasione di cibo straniero spacciato per italiano e a volte non conforme – conclude Caner –. C’e bisogno di maggiore trasparenza sulle etichette, e non mi riferisco a limitazioni come quelle del Nutri-Score, affinché i consumatori possano decidere liberamente cosa acquistare e portare in tavola. All’etichetta a semaforo e ad altre inutili classificazioni il Veneto risponde continuando a produrre alimenti di serie A, che si distinguono per il valore delle materie prime utilizzate e trasformate”.

Brennero, agricoltori italiani alla frontiera con l'Austria, Coldiretti: "difendere made in Italy".

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