Lecco, operazione “Mazzacavallo”: la Polizia arresta 5 spacciatori tra Molteno e Nibionno
Smantellata dalla Squadra Mobile una rete di spaccio attiva nelle aree boschive lungo la SS36. Gli indagati, tutti di origine marocchina, avrebbero gestito oltre 10.000 dosi di cocaina, eroina e hashish per un valore di 300.000 euro.
Lecco, operazione “Mazzacavallo”: la Polizia arresta 5 spacciatori tra Molteno e Nibionno.
Squadra Mobile, il 2 ottobre 2025, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lecco a carico di numerosi soggetti dediti allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina e hashish.
L’arresto degli spacciatori – tutti di etnia marocchina e, nella maggior parte dei casi, irregolari sul territorio nazionale – scaturisce da una minuziosa attività d’indagine condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile e diretta dalla Procura della Repubblica di Lecco, sviluppatasi in un arco temporale ricompreso tra il febbraio 2024 e il maggio 2025.
L’attività investigativa trae origine da un conflitto a fuoco in cui la parte lesa è stata attinta alle gambe da un colpo sparato da un connazionale marocchino: in quell’occasione, il soggetto ferito ha riferito agli operatori sanitari di essere un consumatore di cocaina e di aver avuto una lite a seguito di una compravendita di droga.
Partendo da tale episodio, gli investigatori della Polizia di Stato hanno individuato gli appartenenti a due distinti gruppi di soggetti dediti all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree boschive adiacenti alla SS36. In particolare, un primo gruppo, denominato “del Lupo”, insistente nelle aree boschive dei comuni di Costa Masnaga, di Bulciago, di Sirtori, Garbagnate Monastero e Nibionno; l’altro, denominato “Mazzacavallo”, operante nelle aree boschive dei comuni di Molteno, Garbagnate Monastero e Nibionno.
Il modus operandi accertato dalla Squadra Mobile di Lecco è quello tipico dello spaccio nelle aree boschive: gli acquirenti delle sostanze stupefacenti vengono ricevuti all’interno delle zone boschive o nei pressi delle stesse ove avviene un rapidissimo scambio droga-denaro, preceduto da accordi telefonici. Poiché l’accordo viene definito preventivamente, lo spacciatore si presenta dall’acquirente soltanto con il quantitativo di droga da vendere.
Dall’analisi di quanto dichiarato dai consumatori, la Polizia di Stato ha potuto calcolare con stima prudenziale il numero di dosi cedute, quantificando complessivamente le cessioni riconducibili al gruppo oggetto di indagine in oltre 10.000 dosi di sostanza stupefacente vendute nel periodo compreso tra il 2023 e il 2025, per un valore commerciale e un guadagno illecito di oltre 300.000 euro.
Sulla scorta di quanto premesso, la locale Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini preliminari 9 misure custodiali in carcere.
Ha avuto quindi inizio una capillare attività info-investigativa finalizzata al rintraccio e localizzazione dei destinatari della misura cautelare – la maggior parte dei quali pregiudicati e senza fissa dimora – e, all’esito degli accertamenti, nelle prime ore della mattinata del 02 ottobre, è scattata l’operazione della Squadra Mobile, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, che ha portato alla cattura e al rintraccio di 5 indagati.
Sono tutt’ora in corso serrate indagini volte al rintraccio degli altri soggetti destinatari di misura cautelare.
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