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La Polizia esegue perquisizione a carico del rapper Baby Gang per violazione della sorveglianza speciale

Il provvedimento della Procura riguarda una videochiamata con un detenuto durante un'esibizione al "One Day Music"

La Polizia esegue perquisizione a carico del rapper Baby Gang per violazione della sorveglianza speciale

La Polizia di Stato di Catania e Lecco ha dato esecuzione, in località Calolziocorte (LC), ad un decreto di perquisizione e sequestro, emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nei confronti del rapper Mouhib Zaccaria, cl. 2001, in arte “Baby Gang”, indagato per il delitto di cui all’art. 391 ter in concorso, aggravato dall’art. 416 bis 1 e per la contravvenzione di cui all’art. 75 comma 1 del decreto legislativo 159/2011, per aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, le cui prescrizioni gli inibivano di raggiungere questo Capoluogo.

Sulla base degli elementi investigativi al momento raccolti dalla Squadra Mobile di Catania, Baby Gang, nella notte del 2 maggio scorso, mentre si esibiva sul palco della manifestazione musicale “One Day Music”, presso uno stabilimento balneare di Catania, avrebbe effettuato una videochiamata tramite un apparecchio cellulare, collegandosi con il rapper Pandetta Vincenzo, cl. 91 detto Niko- attualmente recluso presso la Casa Circondariale di Rossano (CS).

Nel corso dell’attività di perquisizione effettuata a Lecco, la Polizia di Stato ha sequestrato uno smartphone, che nei prossimi giorni verrà sottoposto agli accertamenti forensi ritenuti opportuni. Durante l’espletamento delle attività di ricerca, all’indagato è stato notificato il Foglio di Via Obbligatorio emesso dal Questore di Catania, che inibisce a Baby Gang di poter dimorare nel capoluogo etneo per quattro anni.

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