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Maxi-operazione contro la Sacra Corona Unita: 22 arresti e sequestri per oltre 800 mila euro

Smantellate tre strutture criminali legate alla Sacra Corona Unita tra Campi Salentina, Squinzano e Casarano. In manette 22 persone, sequestri per oltre 800mila euro e ricostruito un vasto sistema di traffico di droga, estorsioni, usura, armi e violenze.

Maxi-operazione contro la Sacra Corona Unita: 22 arresti e sequestri per oltre 800 mila euro.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, al termine di una lunga e complessa attività investigativa condotta sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito una vasta operazione che ha portato all’arresto di 22 persone, di cui 18 in carcere e 4 ai domiciliari, su un totale di 55 indagati.

Contestualmente sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di oltre 800 mila euro.

Il provvedimento cautelare, composto da 23 misure, è stato emesso dal GIP di Lecce; una delle misure non è stata eseguita poiché il destinatario è deceduto.

Maxi-operazione contro la Sacra Corona Unita: 22 arresti e sequestri per oltre 800 mila euro

All’operazione hanno partecipato oltre un centinaio di militari, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, dal Nucleo Cinofili di Bari, dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari-Palese e da personale specializzato API e SOS dell’11° Reggimento “Puglia”.

Le accuse contestate agli indagati comprendono associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, spaccio, rapine, lesioni, usura, estorsione, ricettazione, detenzione di armi ed esplosivi e procurata inosservanza di pena, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

L’indagine, denominata “Escape”, ha preso origine dalla cattura del latitante Sergio Notaro, già condannato nel maxi-processo alla Sacra Corona Unita e ricercato per reati commessi tra il 2008 e il 2013.

Maxi-operazione contro la Sacra Corona Unita: 22 arresti e sequestri per oltre 800 mila euro

La sua latitanza era stata favorita da una rete di appoggio radicata nel territorio, il cui smantellamento ha permesso di ricostruire ruoli, gerarchie e collegamenti tra due frange operative della Sacra Corona Unita attive a Campi Salentina e Squinzano.

È stata inoltre individuata un’ulteriore organizzazione dedita allo spaccio nelle aree di Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi, insieme a un ulteriore gruppo operativo nella zona di Casarano.

La gestione dei proventi illeciti era funzionale sia al sostentamento dei detenuti e delle loro famiglie, sia al finanziamento delle attività criminali. Durante la latitanza di Notaro, la guida del gruppo era passata al figlio, che aveva assunto il controllo di estorsioni, usura, traffico di droga e rapine, applicando tassi usurari del 10% mensile a danno di imprenditori locali e ricorrendo sistematicamente a minacce e violenze.

Le investigazioni hanno portato all’individuazione di diverse basi operative per la custodia della droga, tra cui una sala giochi a Novoli considerata uno dei centri nevralgici del traffico. Numerose donne risultano stabilmente inserite nel circuito criminale, con ruoli chiave nella gestione dello spaccio. Tra gli episodi più significativi, gli investigatori hanno ricostruito la disponibilità di un arsenale di armi, utilizzate per intimidazioni interne al gruppo, tra cui pistole calibro 9 e 7.65, un mitra MP5, un fucile a canne mozze, un ordigno esplosivo e numerose munizioni.

In totale sono stati sequestrati circa 70 kg di droga tra cocaina, marijuana e hashish. Tra gli arresti più rilevanti, quello di due cittadini albanesi trovati con 30 kg di stupefacenti, nonché il sequestro di 3,5 kg di cocaina e 28 kg di marijuana a Racale.

L’attività investigativa ha anche permesso di identificare uno degli autori della violenta rapina avvenuta l’8 settembre 2019 ai danni di un noto avvocato penalista di Trepuzzi, durante la quale la vittima e la sua famiglia furono tenute in ostaggio sotto minaccia armata.

Questa maxi-operazione segna un colpo significativo alla struttura operativa e finanziaria della Sacra Corona Unita, risultato di un intenso lavoro congiunto tra Carabinieri e Autorità Giudiziaria. L’intervento rafforza il presidio di legalità nel territorio salentino e rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata.

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