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Furto in gioielleria a Lequile: arrestate due donne, indagini su possibili collegamenti nazionali

I Carabinieri di Lecce arrestano due donne in flagranza per furto aggravato; la dinamica del reato presenta analogie con precedenti indagini su reti criminali operative a livello nazionale.

Furto in gioielleria a Lequile: arrestate due donne, indagini su possibili collegamenti nazionali.

L’11 ottobre 2025, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce hanno arrestato in flagranza due donne, ritenute presunte responsabili di furto aggravato in concorso ai danni di una gioielleria nel centro di Lequile (LE).

Secondo quanto ricostruito dai militari, nella tarda mattinata le due si sarebbero introdotte all’interno dell’esercizio commerciale, fingendosi interessate all’acquisto di alcuni preziosi in oro.

Dopo aver distratto il titolare, le arrestate avrebbero sottratto monili per un valore complessivo di circa 1.000 euro.

Il proprietario, accortosi dell’ammanco, ha immediatamente richiesto la restituzione dei gioielli e ha contattato i Carabinieri. Grazie all’intervento tempestivo delle pattuglie, la refurtiva è stata recuperata interamente e restituita all’avente diritto.

Le immagini del sistema di videosorveglianza della gioielleria hanno permesso di documentare la dinamica dei fatti, confermando le responsabilità delle due donne.

Dopo le formalità di rito, le arrestate sono state trasferite presso la casa circondariale di Lecce, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lecce.

Possibili collegamenti con precedenti indagini nazionali

Approfondimenti investigativi hanno rilevato che le due donne potrebbero far parte di un contesto familiare già emerso in indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Agropoli, coordinate dalla Procura di Vallo della Lucania, riguardanti un presunto sodalizio criminale dedito a estorsioni, usura, furti e ricettazione.

La modalità operativa riscontrata a Lequile — simulazione di acquisti in gioiellerie seguita dalla sottrazione dei preziosi — presenta analogie con il modus operandi documentato in altre inchieste, dove batterie di presunti ladri specializzati agivano in tutto il territorio nazionale.

Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali collegamenti tra gli odierni arresti e altri episodi simili registrati in Italia, al fine di individuare reti criminali più ampie.

L’operazione conferma l’impegno dei Carabinieri nella tutela della sicurezza dei cittadini e nella prevenzione dei reati predatori, garantendo una risposta rapida ed efficace a episodi di criminalità anche di piccola entità, ma con potenziale impatto sul territorio.

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