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Lecce: donna colpita da infarto salvata grazie al tempestivo intervento della Polizia di Stato

Una 65enne colpita da infarto lascia l’ospedale senza sapere di essere in pericolo di vita: salvata in extremis grazie al sangue freddo e all’intervento tempestivo della Polizia di Stato e del 118.

Lecce: donna colpita da infarto salvata grazie al tempestivo intervento della Polizia di Stato.

Una storia a lieto fine che evidenzia l’importanza della prontezza, del sangue freddo e della perfetta collaborazione tra istituzioni. È accaduto nel pomeriggio di ieri a Lecce, dove una donna di 65 anni, colpita da un infarto in corso, è stata salvata in extremis grazie all’intervento determinante degli agenti della sala operativa della Questura.

Il malore e la fuga dall’ospedale

Tutto ha avuto inizio intorno alle ore 16:00 presso l’ospedale “Vito Fazzi”. Una donna di origine straniera si era recata al pronto soccorso lamentando un malore. Dopo aver eseguito gli esami di rito, tra cui quelli per rilevare eventuali problemi cardiaci, la paziente — stremata da quella che probabilmente le è parsa una lunga attesa — ha deciso di andare via, senza avvisare nessuno e senza attendere i risultati degli accertamenti.

Quando i medici hanno ottenuto i risultati, è emerso l’esito più grave: la donna era affetta da un infarto cardiaco in corso, una situazione che rappresentava un pericolo immediato per la sua vita. Tuttavia, nel momento cruciale in cui si è tentato di rintracciarla, la paziente non era più in ospedale.

La macchina dei soccorsi si attiva

Immediatamente è scattata la richiesta di intervento alla sala operativa della Questura di Lecce, attivata dall’operatore del posto fisso di Polizia presente presso l’ospedale. Gli agenti, consapevoli della gravità della situazione, hanno messo in moto tutti gli strumenti a loro disposizione per rintracciare al più presto la donna e salvarle la vita.

Il primo passo è stato cercare l’indirizzo di residenza, ma una volta giunti sul posto, i poliziotti hanno scoperto tramite i vicini che la donna non abitava più lì da tempo. Senza perdersi d’animo, gli agenti hanno consultato uno dei portali informatici in uso alle forze dell’ordine, riuscendo così a risalire al numero di cellulare della donna.

Il contatto telefonico e il salvataggio

Alla telefonata degli agenti, la donna ha risposto con voce flebile e sofferente. Era a casa del padre, sempre a Lecce, dove si era rifugiata per cercare di riposare, convinta che il malessere fosse passeggero. Ignara del pericolo imminente, si era messa a letto nella speranza che il riposo la aiutasse a stare meglio.

Grazie a quel contatto, la sala operativa ha potuto inviare sul posto una volante e allertare il 118, che ha raggiunto l’abitazione in tempi brevissimi. I sanitari del pronto intervento sono riusciti a stabilizzare le condizioni della donna e a trasportarla d’urgenza all’ospedale, dove è stata ricoverata in terapia intensiva nel reparto di cardiologia, in attesa di intervento chirurgico.

Una storia di prontezza, dedizione e collaborazione

Questo episodio dimostra ancora una volta come la rapidità d’azione, la competenza operativa e la sinergia tra forze dell’ordine e servizi sanitari possano fare la differenza tra la vita e la morte. La professionalità degli agenti della sala operativa, unita alla sensibilità dell’operatore del presidio ospedaliero, ha permesso di salvare una vita.

Un caso che, oltre al lieto fine, lascia spazio a una riflessione sull’importanza dell’attesa e della fiducia nei percorsi sanitari, soprattutto quando si tratta di sintomi gravi e potenzialmente letali. La signora è ora sotto controllo medico, e può ringraziare un sistema che, in questa occasione, ha funzionato con efficienza e umanità.

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