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Galatone: omicidio in un terreno agricolo, fermato il presunto autore.

Un 45enne del posto è stato sottoposto a fermo dai Carabinieri per l’omicidio di Sebastiano Danieli, ucciso con un’ascia dopo una lite.

Galatone: omicidio in un terreno agricolo, fermato il presunto autore.

Nella notte, i Carabinieri della Stazione di Galatone, in collaborazione con il N.O.R.M. di Gallipoli, hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce nei confronti di un 45enne del posto, ritenuto responsabile dell’omicidio di Sebastiano Danieli.

Il ritrovamento del corpo

L’attività investigativa è scaturita dall’intervento delle forze dell’ordine intorno alle 14:00 di ieri, in un terreno agricolo situato in strada comunale Spineto di Galatone, a seguito della segnalazione di un passante. Sul posto è stato rinvenuto il corpo senza vita della vittima, trovata riversa a terra con evidenti tracce ematiche sul capo e sul braccio sinistro, indossando un cappuccio da tuta da lavoro agricolo.

Un esame cadaverico esterno, immediatamente disposto dal PM di turno della Procura di Lecce, ha evidenziato fori sulla nuca, compatibili con un attrezzo agricolo, probabilmente un’ascia.

La ricostruzione dei fatti

Le indagini, condotte senza sosta dai Carabinieri della Compagnia di Gallipoli con il supporto del Nucleo Investigativo di Lecce, hanno permesso di ricostruire gli eventi che hanno preceduto il tragico episodio.

Secondo quanto emerso, intorno alle 11:00 del mattino, il presunto omicida si sarebbe recato nel terreno agricolo della vittima. Per motivi ancora in fase di accertamento, verosimilmente legati a questioni di vicinato, tra i due sarebbe scoppiata una lite. Durante il diverbio, il 45enne avrebbe colpito Danieli con un’ascia in ferro alla testa, infliggendo un colpo mortale alla nuca.

Il fermo del sospettato

Una successiva perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo ha permesso di rinvenire e sequestrare l’arma del delitto.

La salma della vittima è stata trasferita presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per l’esame autoptico, come disposto dal PM della Procura della Repubblica di Lecce, che sta coordinando le indagini.

Attualmente, il 45enne è stato sottoposto a fermo del Pubblico Ministero e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce, in attesa degli ulteriori sviluppi investigativi.

Indagini in corso

Le autorità stanno proseguendo gli accertamenti per fare piena luce sulla vicenda e raccogliere ulteriori elementi utili a chiarire la dinamica dei fatti.

Si sottolinea che il procedimento è ancora nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

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