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Personale dell’Esercito Italiano: solo il 2% proviene dalla Lombardia

Le opportunità professionali nell’Esercito Italiano

Personale dell’Esercito Italiano: solo il 2% proviene dalla Lombardia

La presenza di cittadini lombardi tra il personale dell’Esercito Italiano è piuttosto ridotta: è questo ciò che emerge analizzando i dati sulla provenienza del personale di questo corpo militare, pubblicati sul relativo sito Internet ufficiale.

La grande maggioranza del personale proviene da Sud e Isole

Già ad una prima analisi di queste statistiche emerge in modo nitido come la grande maggioranza del personale dell’Esercito Italiano provenga dal Meridione.

Oltre la metà, più esattamente il 50,8%, proviene dall’Italia meridionale e il 20,7% dalle Isole, ciò significa che la categoria Sud e Isole corrisponde ad una percentuale superiore al 71% del totale.

Il 16,5% del personale proviene dall’Italia centrale, e solo il restante 9,4% da quella settentrionale.

Le cifre del personale proveniente dalla Lombardia

Secondo i dati dell’Esercito Italiano, il personale proveniente dalla Lombardia ammonta esattamente a 2.034 unità, cifra che corrisponde ad appena il 2% del totale.

Considerando le dimensioni importanti della Lombardia e soprattutto la sua popolosità, la Lombardia è infatti la regione italiana con il più alto numero di abitanti, l’esiguità di questo dato risulta ancor più evidente.

Dando un’occhiata alle regioni più rappresentative per cifre assolute troviamo al primo posto la Campania, con ben 26.841 unità di personale, seguita dalla Puglia con 16.116 e dalla Sicilia con 14.632; queste sole 3 regioni costituiscono, complessivamente, il 58,1% del totale.

Le opportunità professionali nell’Esercito Italiano

Sulla base dei dati presentati, dunque, è evidente come le differenze in termini di provenienza geografica del personale dell’Esercito Italiano siano davvero molto marcate.

Entrare nell’Esercito Italiano può sicuramente essere un’opportunità interessante in termini di prospettive professionali: in questa forza armata vi è anche personale a tempo determinato, tuttavia anche un’esperienza temporanea può aprire porte importanti, sia per quel che riguarda i concorsi a tempo indeterminato presso il medesimo corpo, per i quali si consiglia di tenere sempre sotto controllo la sezione dedicata al Ministero della Difesa di siti specializzati come concorsipubblici.com, sia per i concorsi di altre forze armate o di altri enti, i quali possono essere riservati ai soli candidati con esperienza in Esercito o comunque possono prevedere, per gli stessi, delle quote riservate.

Nonostante ciò, i cittadini lombardi che pensano di intraprendere questo tipo di percorso sono decisamente pochi, e al di là di tutte le riflessioni che possono essere compiute a riguardo, questo così forte divario comporta delle problematiche anche di natura organizzativa, come evidenziato nello stesso sito web ufficiale dell’Esercito Italiano.

Le criticità di natura organizzativa

Se da un lato, come detto, oltre il 70% del personale proviene da Sud e Isole, dall’altro le posizioni organiche del corpo militare richiedono l’impiego di risorse umane prevalentemente nelle regioni centro-settentrionali.

Nello specifico, le posizioni organiche dell’Esercito Italiano riguardano il Nord nel 38,9% dei casi, segue il Centro con il 33,9%, mentre le cifre divengono molto più basse nel Mezzogiorno: unendo insieme Sud ed Isole, la percentuale ammonta al 27,2%.

Si tratta, è evidente, di percentuali tutt’altro che coincidenti con quelle relative alla provenienza del personale, di conseguenza per ovviare al gap che contraddistingue le aree del Centro e del Nord è indispensabile attingere al personale proveniente da Sud e Isole.

Per il medesimo motivo, ovviamente, per il personale meridionale risulta molto difficile riuscire ad ottenere un trasferimento.

Personale dell’Esercito Italiano: solo il 2% proviene dalla Lombardia

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