Incontro tra Associazioni Nazionali Carabinieri ed il Comandante della compagnia di Formia
L'attuale Associazione Nazionale Carabinieri costituisce il punto di arrivo dell'evoluzione storica del movimento associativo fra congedati e pensionati dell'Arma, iniziato sul finire del secolo XIX.
Incontro tra Associazioni Nazionali Carabinieri ed il Comandante della compagnia di Formia.
Le Associazioni Nazionali Carabinieri dei comuni che fanno parte della Compagnia carabinieri di Formia (Gaeta, Formia, Minturno, Castelforte/SS. Cosma e Damiano e Itri) sono stati ricevuti dal Comandante della Compagnia, Magg. Pascale Michele, ed in tale occasione sono stati ringraziati per il loro continuo impegno e dedizione posti in essere in ogni manifestazione e non solo, che costituiscono il simbolo glorioso e comune delle traduzioni dell’Arma dei carabinieri.
L’attuale Associazione Nazionale Carabinieri costituisce il punto di arrivo dell’evoluzione storica del movimento associativo fra congedati e pensionati dell’Arma, iniziato sul finire del secolo XIX.
Nel 1925, i 10.000 associati in vari sodalizi si unificarono, previa trasformazione in Associazione d’Arma, in una Federazione Nazionale, nella quale gli scopi mutualistici dovevano essere posposti a quelli di alimentare i vincoli tra gli appartenenti all’Arma anche nella posizione di congedo e di continuare a servire sempre e fedelmente la Patria.
l riordinamento della Federazione poté considerarsi completato nel 1928 quando, con Regio Decreto 16 febbraio 1928, n. 461, essa venne eretta in Ente Morale, dotato di proprio Statuto.
Nello stesso Statuto fu sancito il diritto di conservare il Medagliere, sintesi e testimonianza dei riconoscimenti acquisiti dall’Arma per la sua Bandiera ed i suoi componenti.
I carabinieri in congedo entrarono così nella vita associativa nazionale con riflessi di rilievo ai fini organizzativi, ma soprattutto sul piano della continuità della coesione, in intima comunione di spirito e di ideali, con i commilitoni in servizio.
Nel 1934, il nuovo Statuto, approvato con R.D. 9 aprile 1935, n. 815, sostituì la denominazione di Federazione con quella di “Associazione Nazionale dei Carabinieri in congedo” Speciali norme statutarie disciplinarono l’opera assistenziale, morale e finanziaria dell’Associazione verso gli iscritti ed il funzionamento della “Cassa di Previdenza” che veniva mantenuta con le norme già in vigore.
L’Associazione si articolò in un organo centrale (presidenza) e in organi periferici (sezioni e gruppi).
La partecipazione al secondo conflitto mondiale di tanti carabinieri richiamati, rinsaldò i già stretti legami tra l’Arma in servizio e in congedo e questo pose le premesse per la trasformazione del sodalizio in un’Associazione che rappresentasse ambedue le componenti.
Oggi, possono iscriversi all’Associazione quali soci effettivi, i militari che prestano o hanno prestato servizio nell’Arma dei Carabinieri, quali soci familiari, gli appartenenti al “nucleo familiare” di coloro che abbiano prestato o prestino servizio nell’Arma ed infine quali soci simpatizzanti, coloro che condividono i valori, lo spirito e le finalità statutarie dell’ANC.
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