Isernia: truffa online sventata dalla Polizia di Stato. Denunciati quattro responsabili, recuperati 50.000 euro
Le indagini della Sicurezza Cibernetica smascherano uno schema di spoofing e phishing che aveva sottratto 112mila euro a tre cittadini. Fondamentale il sequestro dei conti correnti usati dai truffatori.
Isernia: truffa online sventata dalla Polizia di Stato. Denunciati quattro responsabili, recuperati 50.000 euro.
La Polizia di Stato di Isernia ha assestato un duro colpo alla criminalità informatica, denunciando quattro persone residenti in diverse regioni italiane per il reato di frode informatica.
L’attività investigativa è stata condotta dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica, a seguito di tre denunce presentate da cittadini della provincia, raggirati da un sofisticato schema basato su spoofing e phishing.
Le vittime avevano ricevuto SMS ingannevoli, costruiti per apparire come comunicazioni ufficiali della loro banca.
Nei messaggi veniva segnalata una presunta operazione sospetta: un pagamento non autorizzato di circa 3.490 euro.
Allarmati dal contenuto, i cittadini hanno richiamato il numero indicato nel messaggio.
Dall’altra parte della linea rispondevano i truffatori, che si spacciavano per operatori bancari, convincendo le vittime a fornire credenziali complete di accesso ai propri conti correnti.
Grazie ai dati sottratti, i criminali hanno effettuato numerosi pagamenti e bonifici fraudolenti, per un totale di 112.000 euro, dirottando il denaro verso conti correnti intestati a prestanome o soggetti compiacenti.
Le accurate attività investigative svolte dalla Specialità hanno però permesso di individuare i beneficiari finali delle somme, portando al sequestro dei conti e al recupero di 50.000 euro, già pronti per essere trasferiti o spesi.
Un risultato rilevante, ottenuto grazie alla capacità degli investigatori di tracciare i flussi finanziari e identificare con precisione i soggetti coinvolti.
La Polizia di Stato coglie l’occasione per rilanciare un fondamentale avviso ai cittadini:
«Le banche non richiedono mai credenziali, password o dati sensibili tramite SMS, e-mail o telefonate. I messaggi sospetti devono essere ignorati e subito segnalati alla propria banca».
La Polizia ricorda inoltre l’importanza di consultare le campagne informative e i consigli pratici disponibili sul portale ufficiale della Polizia Postale: www.commissariatodips.it
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