Tragedia a Grosseto, 37enne si toglie la vita nel giorno dello sfratto: trovato impiccato in casa dall’ufficiale giudiziario.
L’uomo viveva da tempo in condizioni di disagio. Il Sunia: “Una tragedia che dimostra l’emergenza abitativa. Servono risposte immediate dalle istituzioni”
Tragedia a Grosseto, 37enne si toglie la vita nel giorno dello sfratto: trovato impiccato in casa dall’ufficiale giudiziario.
Una tragedia ha sconvolto il centro di Grosseto, dove un uomo di 37 anni è stato trovato morto nel suo appartamento, impiccato, poche ore prima che venisse eseguito lo sfratto della sua abitazione. A fare la drammatica scoperta, nella mattinata di giovedì, è stato l’ufficiale giudiziario che si era recato nella casa per dare esecuzione al provvedimento già notificato nei giorni scorsi.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe tolto la vita nella serata di mercoledì, consapevole che il giorno seguente sarebbe arrivato lo sfratto. L’allarme è scattato immediatamente: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, la polizia, la scientifica e il pubblico ministero di turno, che ha disposto gli accertamenti del caso. Ogni tentativo di soccorso è stato purtroppo inutile: il 37enne era già deceduto da ore.
Le circostanze dello sfratto e la situazione di disagio
Da quanto è emerso l’uomo viveva da tempo in condizioni di degrado e solitudine. La madre, con la quale condivideva l’abitazione, se ne era andata circa un anno fa. Da quando viveva da solo aveva accumulato alcuni mesi di affitto arretrato, e la proprietà aveva avviato la procedura di sfratto.
Per agevolare l’uomo pare che i proprietari avessero persino proposto un accordo, offrendo all’inquilino la possibilità di lasciare l’appartamento senza dover pagare gli arretrati, ma la proposta non avrebbe sortito alcun effetto.
Il precedente di Sesto San Giovanni
L’episodio di Grosseto richiama alla mente una tragedia analoga avvenuta lo scorso 8 ottobre a Sesto San Giovanni (Milano), quando un uomo di 71 anni si tolse la vita gettandosi dal sesto piano del proprio appartamento proprio nel momento in cui l’ufficiale giudiziario stava eseguendo lo sfratto per morosità. “Non ce la faccio più”, aveva scritto su un biglietto prima del gesto estremo.
L’allarme del Sunia: “Serve un piano straordinario per la casa”
Dopo la tragedia di Grosseto, è arrivato il commento di Antonio Terribile, presidente del Sunia Grosseto, il sindacato degli inquilini della CGIL. “La tragedia che si è consumata nella nostra città rappresenta un dolore profondo per tutta la comunità e un segnale drammatico di quanto la questione abitativa sia ormai una vera emergenza sociale anche nel nostro territorio” ha dichiarato Terribile.
“Non possiamo ridurre ciò che è accaduto a un episodio isolato — ha aggiunto —. È la conseguenza diretta di anni di disattenzione e tagli alle politiche di sostegno all’affitto e alla morosità incolpevole, che hanno lasciato migliaia di famiglie e persone fragili senza rete di protezione. Quando mancano strumenti adeguati e risposte tempestive, lo sfratto diventa un muro invalicabile che può condurre alla disperazione”.
Il sindacato chiede con forza a Governo, Regione Toscana e amministrazioni locali di attivare un piano straordinario per le politiche abitative, con il rifinanziamento dei fondi per l’affitto e la morosità incolpevole, e con misure che garantiscano il passaggio da casa a casa, per evitare che chi perde un’abitazione perda anche ogni speranza.
“Dietro ogni sfratto — conclude Terribile — ci sono persone, storie e fragilità che meritano ascolto, tutela e dignità. Non possiamo più accettare che la mancanza di politiche sulla casa produca nuove tragedie.”
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