Grosseto: Blitz allo stabile abbandonato, espulsi 3 stranieri
Blitz allo stabile abbandonato, espulsi 3 stranieri
Grosseto: Blitz allo stabile abbandonato, espulsi 3 stranieri
Alcuni giorni fa, in serata, una donna residente a Grosseto, nei pressi di quella che è nota come “zona delle vie dei laghi”, ha segnalato al 112 di aver udito dei rumori molto simili a colpi di arma da fuoco: queste esplosioni provenivano, secondo le indicazioni della donna, da uno stabile non in uso, sebbene quasi ultimato dal punto di vista costruttivo.
Lo stabile, negli anni, è stato più volte occupato abusivamente da soggetti in cerca di un riparo di fortuna, da ciò derivando diverse problematiche di degrado e sicurezza che si estendono, inevitabilmente, a tutto il vicinato. Nell’immediato, appresa la segnalazione, diverse pattuglie dell’Arma hanno fatto accesso nello stabile, a cui si può fisicamente accedere sebbene si tratti di una struttura posta sotto sequestro.
Si è trattato infatti di un intervento di estrema urgenza, dato che sulla scorta della segnalazione, c’era la possibilità che qualcuno fosse stato attinto dai colpi segnalati. L’occasione comunque è stata propizia per effettuare un controllo all’interno dello stabile, e verificare l’eventuale indebita occupazione.
Eseguite le verifiche, i Carabinieri non hanno trovato segni di spari, né tantomeno soggetti attinti da alcun colpo di arma da fuoco, ma quattro giovani stranieri che lì avevano sistemato le loro cose, e bivaccavano abusivamente all’interno dei locali. Condotti in caserma per l’identificazione, è emerso che tre di loro, maggiorenni, erano irregolari sul territorio, e andava pertanto avviata la procedura di espulsione.
Con la collaborazione degli uffici preposti della Questura e della Prefettura, la procedura è stata ultimata, e i tre fermati – cittadini di nazionalità tunisina privi di documenti, senza fissa dimora e irregolari sul territorio – sono stati avviati al Centro di Permanenza e Rimpatrio di Milo (TP), dove sono diretti, scortati dai militari dell’Arma. Il quarto soggetto fermato, risultato minore di età, è stato affidato ai servizi sociali.
A tutti e quattro è stata contestata la violazione dei sigilli (in quanto l’immobile è sotto sequestro) e false generalità a un pubblico ufficiale (i quattro, non avendo documenti, avevano inizialmente fornito false generalità agli operanti nella prima fase di identificazione) .
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