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Corpo sepolto nel pozzo di casa a Poggio Terza Armata: tre persone indagate per omicidio volontario

Ritrovato uno scheletro umano nella fossa per le acque nere dietro l’abitazione di Vito Mezzalira. L’indagine, avviata dopo la denuncia di scomparsa del 2023, porta all’iscrizione nel registro degli indagati di tre persone. Determinanti georadar e unità cinofile dei Carabinieri.

Corpo sepolto nel pozzo di casa a Poggio Terza Armata: tre persone indagate per omicidio volontario.

Un macabro ritrovamento ha segnato un punto decisivo nelle indagini sulla scomparsa di Vito Mezzalira, di cui non si avevano più notizie dal 2019.

Il 6 e 7 novembre 2025, i Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Gorizia, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito approfonditi rilievi tecnici presso l’abitazione di Poggio Terza Armata, luogo in cui l’uomo aveva vissuto prima di sparire.

Le indagini erano iniziate nel settembre 2023, quando Domenica Mezzalira, sorella della vittima, aveva denunciato la scomparsa del fratello manifestando fin da subito forti dubbi sull’ipotesi della fuga volontaria all’estero.

A rafforzare i sospetti erano emersi anche movimenti bancari anomali, riconducibili ai conti intestati a Vito Mezzalira e incompatibili con un reale allontanamento volontario.

L’attenzione degli investigatori si è quindi concentrata sulla villetta di via Nuova n. 7, teatro di una complessa e delicata operazione di ricerca del corpo.

Grazie all’intervento della III Sezione del Reparto Indagini Tecniche del ROS di Roma, dotata di sofisticati strumenti tra cui un avanzato georadar, e al supporto delle unità cinofile specializzate in ricerca molecolare del Centro Carabinieri Cinofili di Firenze, è stato possibile localizzare un’area sospetta nel retro della casa.

Fondamentale anche l’apporto dei Vigili del Fuoco di Gorizia e Udine, che hanno proceduto alla movimentazione della terra e alle operazioni di escavazione.

A circa quattro metri di profondità, all’interno di una fossa per le acque nere, gli operatori hanno rinvenuto uno scheletro umano racchiuso in sacchi di plastica.

Chi ha occultato il corpo avrebbe poi ricoperto l’area con terra e materiali di scarto, arrivando persino a realizzare un cortiletto cementato per cancellare ogni traccia e rendere più difficoltose future ricerche.

I resti, ora sottoposti ad accertamenti medico-legali, dovranno fornire conferme definitive sull’identità e sulle cause della morte. Tuttavia, gli investigatori ritengono altamente probabile che si tratti proprio di Vito Mezzalira, scomparso in circostanze mai chiarite.

Alla luce degli elementi raccolti finora, la Procura ha iscritto tre persone nel registro degli indagati per concorso in omicidio volontario, concorso in sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata.

Si tratta di Mariuccia Orlando, compagna di Mezzalira; del figlio della donna, Andrea Piscanec; e di Moreno Redivo, fratello della Orlando. A tutti, l’11 novembre 2025, sono stati notificati gli avvisi relativi agli accertamenti medico-legali che seguiranno.

L’inchiesta, ancora in corso, potrebbe ora compiere ulteriori passi decisivi grazie ai risultati degli esami forensi, che dovranno ricostruire tempi, modalità e responsabilità di un fatto rimasto per anni avvolto nel mistero.

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