Rapallo, Think Tank Liguria 2030: innovazione e sostenibilità al centro dell’agenda regionale.
L’assessore Ripamonti annuncia investimenti su nucleare di nuova generazione, energia dal moto ondoso e videosorveglianza ambientale per una Liguria più sicura e sostenibile.
Rapallo, Think Tank Liguria 2030: innovazione e sostenibilità al centro dell’agenda regionale.
Regione Liguria conferma il proprio impegno sul fronte dell’innovazione energetica, della transizione ecologica e della sicurezza ambientale, con una visione di sviluppo sostenibile. Tra i progetti più rilevanti, la candidatura di Genova a sede dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, sostenuta dal ministro Pichetto Fratin, che valorizza l’eccellenza ligure nel nuovo nucleare (reattori SMR e di IV generazione), grazie ad Ansaldo, Università di Genova e centri di ricerca d’avanguardia.
Sul fronte delle rinnovabili, è stato lanciato il progetto europeo “Vague”, per lo studio e la sperimentazione dell’energia del moto ondoso del Mar Tirreno: 1,85 milioni di euro per tecnologie marine compatibili con l’ambiente.
“Con Vague la Liguria è capofila di un importante progetto europeo: insieme ai partner francesi e alle università italiane e transalpine, studieremo le potenzialità del nostro mare per la produzione di energia elettrica. Il Mediterraneo non è l’oceano, ha caratteristiche diverse, ma crediamo che possa offrire opportunità significative, anche in ottica di raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo al 2030 – spiega l’assessore all’Energia Paolo Ripamonti, intervenuto oggi alla nona edizione del Think Tank Liguria 2030 di The European House – Ambrosetti. – Lo studio punterà a sviluppare una sinergia tra energia da moto ondoso e mini eolico offshore, due tecnologie potenzialmente compatibili: l’obiettivo è rendere la Liguria sempre più competitiva nel campo dell’energia rinnovabile, valorizzando le risorse del nostro mare”.
“Un altro fronte su cui siamo impegnati è quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Il governo ha stanziato 2 miliardi di euro dal PNRR per sostenerle, e la Liguria sta facendo la sua parte: a Vado Ligure abbiamo forse la più grande CER del Nord Italia, con una capacità di 1 megawatt, e abbiamo attivato il primo sportello unico di ascolto dedicato alle CER – aggiunge l’assessore –. Vogliamo accompagnare imprese, associazioni e cittadini interessati, aiutandoli a superare le difficoltà burocratiche e a concretizzare progetti che possono generare benefici ambientali, economici e sociali”.
Infine, approvati oltre 4,2 milioni di euro dal FSR per sistemi di videosorveglianza in 149 piccoli comuni liguri, a tutela del territorio e della sicurezza ambientale. Oltre a contrastare fenomeni di microcriminalità, questi strumenti permetteranno di individuare con maggiore efficacia infrazioni legate all’abbandono dei rifiuti e comportamenti contrari al senso civico, contribuendo concretamente alla salvaguardia dell’ambiente.
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