Genova, nuove perquisizioni nell’inchiesta su Hamas: sequestrati oltre un milione di euro in contanti e materiale riconducibile all’organizzazione.

GENOVA – Emergono nuovi e rilevanti dettagli dall’indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova, con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo di Roma, che nei giorni scorsi ha portato all’emissione di misure cautelari personali e reali nei confronti di soggetti accusati di finanziare l’organizzazione terroristica Hamas.

Diciassette perquisizioni in tutta Italia

Nell’ambito dell’indagine, condotta dalla Polizia di Stato – tramite la D.I.G.O.S. della Questura di Genova, con il raccordo operativo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione di Roma – e dalla Guardia di Finanza – con il GICO di Genova e il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma – sono state eseguite 17 perquisizioni personali e locali.

Le attività hanno interessato, oltre ai soggetti destinatari delle misure cautelari, anche altri indagati, coinvolgendo numerose città italiane: Genova, Milano, Roma, Torino, Bologna, Bergamo, Firenze, Monza Brianza, Lodi e Sassuolo (Modena). Tra i luoghi perquisiti figurano anche le tre sedi dell’ABSPP presenti a Genova, Milano e Roma.

Le operazioni si sono protratte fino a tarda sera, consentendo di acquisire ulteriori elementi investigativi.

Sequestrati oltre 1 milione di euro in contanti

Uno dei dati più rilevanti emersi riguarda il sequestro di ingenti somme di denaro contante. Complessivamente, gli investigatori hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro circa 1.080.000 euro, trovati non solo all’interno delle sedi associative, ma anche nelle abitazioni e nelle pertinenze nella disponibilità delle persone perquisite.

Particolarmente significativo il rinvenimento avvenuto a Sassuolo, dove circa 560.000 euro in contanti erano stati occultati in un vano appositamente ricavato all’interno di un garage, modalità che, secondo gli inquirenti, confermerebbe il tentativo di sottrarre il denaro a eventuali controlli.

Computer nascosti nei muri e dispositivi elettronici sequestrati

Durante le perquisizioni sono stati inoltre sequestrati numerosi dispositivi informatici ed elettronici, che saranno oggetto di approfondite analisi nei prossimi giorni. In un’abitazione in provincia di Lodi, gli investigatori hanno rinvenuto alcuni computer nascosti nell’intercapedine di una parete, elemento ritenuto di particolare interesse investigativo.

Bandiera di Hamas e materiale propagandistico

In una delle abitazioni perquisite, oltre a circa 6.000 euro in contanti, è stata rinvenuta una bandiera di Hamas. Ulteriore materiale riconducibile all’organizzazione terroristica è stato trovato anche in altri luoghi sottoposti a controllo.

Tra gli oggetti sequestrati figurano:

• opuscoli e materiale informativo sul movimento islamista;
• una chiavetta USB contenente anāshīd, canti corali della tradizione islamica, in questo caso celebrativi di Hamas.

Secondo quanto precisato dagli inquirenti, tali elementi contribuiscono – ferma restando la presunzione di non colpevolezza – a rafforzare il quadro indiziario che ha portato all’emissione delle misure cautelari.

Le indagini proseguono

Le attività investigative sono tuttora in corso e proseguiranno con l’analisi del materiale informatico e documentale sequestrato. L’obiettivo resta quello di ricostruire nel dettaglio i flussi finanziari, le reti di contatto e le eventuali responsabilità individuali nell’ambito del presunto sistema di finanziamento dell’organizzazione terroristica.

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Sottotitolo:
Perquisizioni in nove città italiane: contanti nascosti in garage, computer occultati nei muri e materiale propagandistico sotto sequestro.

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Inchiesta su Hamas a Genova: 17 perquisizioni in tutta Italia, sequestrati oltre 1 milione di euro in contanti e materiale riconducibile all’organizzazione.

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