Genova: la Polizia di Stato arresta tre giovani, presunti responsabili di una rapina in Centro Storico
Arrestati due minorenni e uno appena maggiorenne.
Genova: la Polizia di Stato arresta tre giovani, presunti responsabili di una rapina in Centro Storico.
La Polizia di Stato ha arrestato tre giovani, di cui due minorenni e uno appena maggiorenne, ritenuti responsabili di una violenta rapina commessa la sera del 7 maggio in danno di un ragazzo.
L’aggressione è avvenuta quando i tre presunti rapinatori, spalleggiati da altri tre soggetti che non sono intervenuti direttamente e che per questo risultano segnalati alla Procura dei Minori in stato di libertà, hanno aggredito un ragazzo, che trovandosi a passare in mezzo al gruppetto di stranieri, è stato da loro richiamato con un pretesto.
La vittima ha subito capito le mire dei tre soggetti ed ha provato ad allontanarsi sotto i portici di via Turati, ma è stato raggiunto e colpito con calci e pugni, costretto contro un muro.
Mentre due continuavano a colpirlo, un terzo, risultato poi essere il maggiorenne del gruppo, iniziava a tastargli i pantaloni nel tentativo di sottrargli i propri averi.
Il ragazzo non si è perso d’animo ed ha reagito all’aggressione riuscendo a svincolarsi ed allontanarsi il tanto necessario a chiedere aiuto ad una donna di passaggio che ha chiamato il numero di emergenza e fatto intervenire una volante della Polizia di Stato.
Personale della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile, dopo una meticolosa analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, e dopo aver identificato ed ascoltato un testimone, in breve tempo ha ricostruito l’evento e identificato tutti i partecipanti all’aggressione.
Grazie al coordinamento congiunto della Procura dei Minori e della Procura Ordinaria sono state emesse due Ordinanze di Custodia Cautelare in carcere a carico dei tre aggressori principali, un maggiorenne e due minorenni, tutti di origine Maghrebina già coinvolti in altri fatti analoghi già al vaglio delle Procure, che nei giorni scorsi sono stati rintracciati e tradotti nei rispettivi Istituti Penitenziari.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano