Genova, commemorazione del commissario capo Esposito ucciso 46 anni fa dai terroristi
Il Commissario capo Antonio Esposito è stato ferito a morte sull'autobus a Genova mentre andava al lavoro. Le sue indagini hanno contribuito ad istruire a Torino il primo processo in Italia contro le brigate rosse. La Cerimonia si è tenuta ieri mattina in Via Pisa alla presenza di famigliari e autorità.
Genova, commemorazione del commissario capo Esposito ucciso 46 anni fa dai terroristi
Ieri mattina, venerdì 21 giugno, alle ore 11.00, si è tenuta la cerimonia commemorativa del 46° anniversario dall’attentato terroristico al Commissario Capo Antonio Esposito, avvenuto in Via Pisa n. 56, ove, ieri, alla presenza della vedova, dei due figli, dei nipoti e delle autorità cittadine è stata deposta una corona presso la lapide posta a ricordo.
La mattina del 21 giugno 1978, il Commissario Esposito era a bordo dell’autobus 15 per recarsi a lavoro.
Erano le 8.40 quando, all’altezza di via Pisa, poco prima della fermata, due uomini gli si avvicinano, aprendo immediatamente il fuoco da distanza ravvicinata. Sull’autobus si scatena il panico tra tutti i passeggeri, mentre uno degli attentatori continua a sparare sul Commissario Esposito, ormai a terra. In pochi attimi, i due terroristi e un terzo complice fuggono verso via Giordano Bruno, utilizzando una Fiat 128.
Il Commissario Esposito, 36 anni, sposato e con due figli di 5 e 6 anni, dirigeva da alcuni mesi il Commissariato Nervi, dopo essere stato Responsabile del nucleo antiterrorismo della Questura di Genova, partecipando a numerose indagini tra cui quella sull’attentato di Salita Santa Brigida, costato la vita al Procuratore della Repubblica Francesco Coco e ai due uomini della scorta, il brigadiere di Pubblica Sicurezza Giovanni Saponara e l’appuntato dei Carabinieri Antioco Dejana.
In precedenza, aveva lavorato nella squadra politica della Questura di Torino, distinguendosi in numerose indagini che portarono all’arresto di alcuni membri delle brigate rosse, lavorando fianco a fianco con il brigadiere Giuseppe Ciotta ed il maresciallo Rosario Berardi, anch’essi vittime di attentati terroristici a Torino.
Quelle indagini hanno contribuito ad istruire a Torino il primo processo in Italia contro i terroristi che, dopo diverse sospensioni, sarebbe ripreso proprio il 21 giugno 1978.
Durante la commemorazione sono stati eseguiti gli squilli di Attenti e Riposo e il Silenzio d’ Ordinanza dalla giovane trombettista Ranim Zaddem studentessa del Liceo Musicale Statale Sandro Pertini di Genova.
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