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Sgurgola, palpeggia una minorenne nel bar: 52enne agli arresti domiciliari per violenza sessuale

I fatti risalgono al 24 maggio. La vittima chiede aiuto, l’uomo fugge. Indagini rapide portano a misura cautelare. Già noto alle forze dell’ordine.

Sgurgola (FR), palpeggia una minorenne all’interno di un bar: 52enne agli arresti domiciliari per violenza sessuale.

Sgurgola (Frosinone), 26 luglio 2025 – Un uomo di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato sottoposto a misura cautelare agli arresti domiciliari con l’accusa di aver palpeggiato una minorenne in un esercizio pubblico. L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri di Ferentino, sotto il coordinamento della Compagnia di Anagni, in attuazione dell’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Frosinone su richiesta della Procura della Repubblica.

I fatti: molestata una giovane nel bar, la vittima chiede aiuto

L’episodio che ha dato origine all’indagine risale alla serata del 24 maggio scorso, quando – secondo la ricostruzione dei militari – l’uomo si trovava all’interno di un bar di Sgurgola. È lì che, con veemenza e senza alcun preavviso, avrebbe palpeggiato una ragazza minorenne.
Spaventata e sotto shock, la giovane ha chiesto aiuto ai genitori e ad altri presenti nel locale, mentre il presunto aggressore si allontanava velocemente.

La richiesta d’intervento è giunta poco dopo alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Anagni, che ha immediatamente attivato le indagini.

Indagini serrate e testimonianze decisive

L’inchiesta è stata condotta in modo rapido e accurato dai Carabinieri della Stazione di Ferentino, che si sono avvalsi dell’ascolto di testimoni oculari per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto.
Le dichiarazioni raccolte hanno permesso agli investigatori di ottenere un quadro ritenuto coerente e grave, sufficiente per richiedere alla magistratura una misura cautelare a carico del sospettato.

Arrestato all’alba e sottoposto ai domiciliari

Nelle prime ore del mattino del 26 luglio, i Carabinieri hanno rintracciato l’uomo presso la sua abitazione di Sgurgola. Dopo averlo condotto in caserma per le formalità di rito, è stato accompagnato a casa e posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

La misura cautelare: a tutela della vittima e per evitare la reiterazione

L’ordinanza emessa dal GIP si basa non solo sulla gravità dei fatti ipotizzati, ma anche sull’esigenza di evitare la reiterazione del reato e tutelare la vittima minorenne.
L’uomo, già coinvolto in altre vicende giudiziarie, dovrà ora rispondere dell’accusa di violenza sessuale aggravata.
L’indagine è attualmente nella fase preliminare e l’indagato è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva, come previsto dalla legge.

Una vicenda che riaccende l’allarme sui reati contro minori

Il caso di Sgurgola solleva ancora una volta l’urgenza di mantenere alta la guardia sui reati a sfondo sessuale commessi in luoghi pubblici, soprattutto ai danni di persone vulnerabili come i minori.
Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di denunciare tempestivamente ogni episodio sospetto e di collaborare nelle fasi investigative per garantire giustizia e sicurezza.

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