Meldola: tre arresti per estorsione e lesioni, vittime minacciate e malmenate.
I Carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di arresti domiciliari per tre cittadini albanesi accusati di aver sequestrato, picchiato e minacciato due connazionali per ottenere una confessione.
Meldola: tre arresti per estorsione e lesioni, vittime minacciate e malmenate.
Nel fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Meldola hanno dato esecuzione a un’ordinanza di arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Forlì su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre cittadini albanesi residenti in provincia. Sono accusati di estorsione aggravata e lesioni personali aggravate in concorso.
Le indagini e la ricostruzione dei fatti
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Forlì e condotta dai Carabinieri della Stazione di Forlimpopoli, è iniziata dopo un intervento la sera del 20 settembre 2024. Un cittadino albanese, in evidente stato di malessere, è stato soccorso da un addetto alla vigilanza del centro commerciale Bennet di Forlimpopoli, poi dai sanitari e dai Carabinieri. Poco dopo, anche un suo connazionale è stato ritrovato in condizioni simili.
Secondo quanto emerso, nel pomeriggio precedente, i due uomini erano stati avvicinati e sequestrati da tre connazionali, che, sotto minaccia, li hanno costretti a salire su un veicolo. Dopo essere stati privati della libertà personale per diverse ore, sono stati condotti in una zona collinare tra Forlì e Castrocaro Terme, dove hanno subito un violento pestaggio con strumenti atti ad offendere.
Uno di loro, inoltre, è stato legato e minacciato di essere gettato in un pozzo. Gli aggressori hanno filmato l’intera scena con un cellulare per ottenere la confessione di un presunto furto in abitazione e la restituzione della refurtiva.
Dopo ore di violenze e intimidazioni, i due sono stati rilasciati nei pressi del centro commerciale Bennet di Forlimpopoli, dove sono stati soccorsi e trasportati all’ospedale di Forlì. Dopo le cure, sono stati dimessi con una prognosi di circa dieci giorni ciascuno.
Gli arresti e il materiale sequestrato
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare, i Carabinieri hanno eseguito delle perquisizioni nelle abitazioni degli arrestati, rinvenendo materiale utile alle indagini, ora sottoposto a sequestro.
I tre uomini, ritenuti responsabili dei gravi episodi, sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa dell’interrogatorio di garanzia, che si è tenuto nella mattinata odierna.
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