Foggia, agricoltore 49enne ucciso a colpi di fucile nelle campagne di San Severo.
Il 49enne agricoltore incensurato è stato ucciso da quattro colpi di fucile davanti alla sua masseria in località Casone. Indagini a tutto campo tra vita privata, ambiente lavorativo e possibili dissidi recenti.
Foggia, agricoltore 49enne ucciso a colpi di fucile nelle campagne di San Severo.
Il ritrovamento del corpo senza vita di Gaetano Cicerale, agricoltore 49enne incensurato, ha scosso profondamente la comunità di San Severo. Il delitto, consumato nel tardo pomeriggio di venerdì 12 dicembre, si è consumato nelle campagne di località Casone, un’area isolata alla periferia del comune dell’Alto Tavoliere, dove l’uomo si era recato a bordo del proprio veicolo. L’agguato, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuto in modo repentino e con modalità che lasciano pochi dubbi sull’intento omicida: almeno quattro colpi di arma da fuoco, con ogni probabilità un fucile, esplosi da distanza ravvicinata.
Il ritrovamento e la scena del crimine
Il cadavere di Cicerale è stato scoperto all’esterno del suo mezzo, parcheggiato davanti alla cancellata di un fondo agricolo. Attorno, una distesa di campi che alla luce del tramonto non ha offerto testimoni né appigli immediati agli investigatori. Sull’asfalto, nei pressi del cancello, i carabinieri hanno rinvenuto quattro cartucce, un elemento che conferma la violenza e la determinazione dell’assassino. La dinamica suggerisce che chi ha sparato si trovasse in attesa, probabilmente nascosto nei paraggi, pronto a colpire non appena la vittima fosse scesa dall’auto. Un’azione rapida, quasi militare, che non ha lasciato a Cicerale alcuna possibilità di fuga o difesa.
Un uomo incensurato e senza apparenti nemici
Uno dei punti più enigmatici del caso riguarda la figura della vittima. Gaetano Cicerale era un lavoratore conosciuto nel territorio, titolare di un’azienda agricola e senza precedenti penali. Questo dettaglio, se da un lato potrebbe far pensare a un bersaglio inatteso, dall’altro indirizza le indagini verso un ambito più privato e circoscritto. Gli investigatori ritengono infatti che il movente possa essere legato alla sfera personale o professionale dell’uomo, un contesto che si sta tentando di ricostruire con accuratezza attraverso l’ascolto dei familiari – la compagna e il figlio – e di chi lo frequentava quotidianamente. Nessuna ipotesi, tuttavia, viene al momento scartata.
Le indagini e gli accertamenti tecnici
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di San Severo, affiancati dai colleghi della Scientifica, dal magistrato di turno e dal medico legale. Le operazioni si sono protratte fino a notte fonda, con rilievi dettagliati e la raccolta di ogni possibile traccia utile a delineare un quadro più completo dell’omicidio. Non sono stati ancora eseguiti test stub, gli esami che rilevano tracce di polvere da sparo su mani e abiti di possibili sospetti, e al momento non è stata individuata alcuna persona sottoposta a indagine. L’autopsia, che sarà autorizzata dal pubblico ministero, rappresenta un passaggio cruciale per ottenere informazioni sui tempi, sulle distanze di sparo e su eventuali ulteriori elementi lesivi.
Le piste investigative tra conflitti personali e tensioni lavorative
Gli investigatori stanno vagliando diversi scenari. Una delle piste privilegiate riguarda possibili dissidi legati all’attività agricola, un settore che nel territorio foggiano non è estraneo a tensioni, contese per i terreni, rapporti professionali deteriorati o dinamiche economiche delicate. Al tempo stesso non si esclude affatto l’ipotesi di una lite privata sfociata tragicamente nell’omicidio, così come quella di contrasti familiari o personali maturati negli ultimi tempi. La totale assenza di precedenti penali della vittima rende il quadro più complesso, poiché non emergono, almeno per ora, contatti con ambienti criminali o situazioni che possano fornire un movente immediato.
Un delitto che lascia molti interrogativi
Mentre gli inquirenti continuano a scandagliare ogni dettaglio della vita di Cicerale e a ricostruire minuto per minuto gli spostamenti del 49enne prima dell’agguato, San Severo resta scossa da un omicidio che porta con sé troppe incognite. L’esecuzione rapida, la scelta di un luogo isolato e l’apparente assenza di un movente evidente delineano un caso complesso, che richiederà indagini approfondite e tempi non brevi. La comunità attende risposte, mentre la caccia al killer prosegue senza sosta, con l’obiettivo di ricomporre il mosaico di una vicenda che, per ora, rimane avvolta nel mistero.
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