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Foggia, 25 ammonimenti in tre mesi: stretta del Questore contro stalking e violenza domestica.

Cresce l’azione preventiva della Polizia di Stato: provvedimenti su istanza delle vittime e d’ufficio per atti persecutori, revenge porn e violenze in ambito familiare.

Foggia, 25 ammonimenti in tre mesi: stretta del Questore contro stalking e violenza domestica.

Negli ultimi tre mesi il Questore della Provincia di Foggia ha emesso complessivamente 25 provvedimenti di ammonimento nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di atti persecutori e condotte riconducibili alla violenza domestica. Un dato significativo che testimonia l’intensificazione dell’attività di prevenzione messa in campo dalla Polizia di Stato sul territorio, a fronte di un fenomeno che continua a destare forte allarme sociale.

Le richieste delle vittime e il lavoro istruttorio della Questura

I provvedimenti sono stati adottati a seguito delle numerose istanze di ammonimento presentate direttamente dalle persone offese, oltre che delle segnalazioni pervenute dagli uffici periferici della Polizia di Stato e dalle altre Forze di Polizia. Ogni caso è stato oggetto di un’accurata istruttoria svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Foggia, che ha valutato attentamente i comportamenti segnalati, il contesto relazionale e il rischio di reiterazione delle condotte.

Foggia, 25 ammonimenti in tre mesi: stretta del Questore contro stalking e violenza domestica.

Ammonimenti su istanza di parte e d’ufficio: il quadro normativo

Dei 25 ammonimenti emessi, 17 sono stati adottati su istanza di parte ai sensi dell’articolo 8 del Decreto-Legge n. 11 del 2009 e successive modificazioni, mentre altri 8 sono stati disposti d’ufficio in base all’articolo 3 del Decreto-Legge n. 93 del 2013. Le due tipologie di provvedimento rispondono a finalità preventive differenti, ma complementari, consentendo al Questore di intervenire tempestivamente anche in assenza di una querela formale.

Cos’è l’ammonimento e quando viene applicato

L’ammonimento rappresenta una misura di prevenzione amministrativa rivolta a soggetti che hanno posto in essere condotte riconducibili ai reati di atti persecutori o di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, il cosiddetto “revenge porn”, nei casi disciplinati dal D.L. 11/2009. La stessa misura può essere applicata, ai sensi del D.L. 93/2013, nei confronti di chi si è reso responsabile di comportamenti rientranti nell’ambito della violenza domestica, anche prima che la situazione degeneri in fatti di reato più gravi.

La diffida formale e il percorso di recupero per l’autore delle condotte

Con l’adozione dell’ammonimento, il soggetto destinatario viene formalmente diffidato dal proseguire qualsiasi comportamento contrario alla legge e invitato ad astenersi dal reiterare condotte illecite nei confronti della vittima o di persone a essa collegate. Contestualmente, l’ammonito viene informato della possibilità di intraprendere un percorso gratuito di recupero e rieducazione, finalizzato all’assunzione di responsabilità, al cambiamento dei modelli comportamentali e alla prevenzione della recidiva, attraverso strumenti utili a migliorare la gestione delle emozioni.

Le conseguenze giuridiche dell’ammonimento

Le ricadute dell’ammonimento sono rilevanti e incidono concretamente sulla posizione del soggetto destinatario. Tra gli effetti più significativi figurano il ritiro cautelare delle armi eventualmente detenute, l’aumento di pena in caso di successiva condanna per reati della stessa specie e, per alcune fattispecie, la procedibilità d’ufficio. Si tratta di strumenti pensati per rafforzare la tutela delle vittime e scoraggiare la reiterazione delle condotte violente o persecutorie.

Segnalazioni e richieste di aiuto: i canali a disposizione dei cittadini

La Questura di Foggia ricorda infine l’importanza di segnalare tempestivamente situazioni di disagio, minaccia o violenza. È possibile veicolare informazioni e richieste di intervento anche in forma anonima attraverso l’applicazione YOUPOL per i casi non urgenti, mentre nelle situazioni di emergenza resta fondamentale il ricorso immediato al Numero Unico di Emergenza 112. Un sistema integrato di prevenzione e ascolto che mira a intercettare il rischio prima che sfoci in episodi di violenza conclamata.

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