Vicenza, ha preso il via la grande macchina degli allestimenti della mostra “La Fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza” in Basilica palladiana dall’11 dicembre, curata da Guido Beltramini, Mattia Vinco e Davide Gasparotto.
Da oggi e per i prossimi giorni la Basilica accoglierà capolavori di pittura, scultura, architettura oltre a libri di pregio, tessuti, oggetti preziosi, arazzi provenienti dai più importanti musei del mondo.
Questa mattina al Museo civico di Palazzo Chiericati l’olio su tela “Ritratto di guerriero con fanciulla” (1580) di Francesco Da Ponte detto Bassano, dopo le consuete verifiche effettuate alla presenza di una restauratrice e del direttore dei Musei civici di Vicenza, è stato imballato nella cassa per il trasporto alle Gallerie degli Uffizi. In cambio il museo fiorentino concederà in prestito il “Ritratto di Iseppo Porto con suo figlio Leonida” (1552) di Paolo Veronese, uno dei pezzi più significativi tra quelli che saranno esposti in Basilica palladiana.
L’operazione, frutto di un accordo tra il direttore dei Musei civici di Vicenza e il direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, è stata determinante per la costruzione di una mostra che all’interno della sorprendente “fabbrica” del Rinascimento racconterà trent’anni dell’eccezionale vita artistica di Vicenza, dal 1550 all’inaugurazione del Teatro Olimpico nel 1585. L’opera, infatti, verrà collocata accanto al “Ritratto di Livia Thiene”, anch’essa di Veronese e proveniente da The Walters Art Museum di Baltimora. Per la prima volta in Italia, dopo 500 anni, i ritratti dei due sposi ritorneranno nella loro a città, a Vicenza, a poche centinaia di metri da Palazzo Porto per il quale erano stati concepiti.
“Si tratta di un’occasione importante per la nostra città per due motivi – spiega l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Le Gallerie degli Uffizi ci concedono una delle opere più ricche di significati presente in mostra. Il prestito ci viene riconosciuto in cambio di un’opera di Palazzo Chiericati che per tutta la durata dell’esposizione vicentina sarà a sua volta valorizzato, andando ad occupare lo spazio lasciato libero dal ritratto di Veronese in uno dei musei più importanti al mondo. L’accordo, frutto dei buoni rapporti che intercorrono tra le due direzioni museali, mette in atto una particolare modalità di prestito. Ringrazio quindi i direttori Eike Schmidt, per la fiducia che ci accorda, e Mauro Passarin, per aver reso possibile questa operazione culturale prestigiosa”.
La mostra “La Fabbrica del Rinascimento” è promossa dal Comune di Vicenza in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza ed è organizzata da Marsilio Arte.
E’ patrocinata dalla Regione del Veneto e dalla Provincia di Vicenza. Il progetto è realizzato in partnership con Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, Intesa San Paolo, Agsm Aim, con il contributo di Confindustria e con il sostegno di Fondazione Roi.
Informazioni: www.mostreinbasilica.it
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