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Vicenza, al Museo del Risorgimento e delle Resistenza si celebra Antonio Caregaro Negrin

Per il bicentenario dalla nascita dell'architetto saranno esposti documenti di ingegneria militare della Prima Guerra d'Indipendenza

Vicenza, ricorre quest’anno il bicentenario della nascita dell’architetto vicentino Antonio Caregaro Negrin (1821-1898), figura significativa ed esemplare nel panorama culturale dell’Ottocento ed in particolare del territorio vicentino.

Al Museo del Risorgimento e della Resistenza sono state allestite due vetrine che espongono alcuni documenti conservati nell’archivio del Museo, riferiti alla sua attività di ingegnere militare e patriota durante la Prima Guerra d’Indipendenza.

L’esposizione è visitabile con ingresso gratuito fino al 31 dicembre nel salone d’ingresso, durante gli orari di apertura del Museo di Villa Guiccioli: da martedì a domenica (lunedì chiuso) dalle 9 alle 13 e dalle 14.15 alle 17. Dall’1 luglio al 31 agosto con orario estivo, dalle 10 alle 14.

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L’iniziativa al Museo del Risorgimento e della Resistenza fa parte del percorso di conoscenza della figura del noto architetto approfondita nella mostra “L’architetto di Alessandro Rossi. Antonio Caregaro Negrin 1821 – 1898” al Lanificio Conte di Schio (aperta fino al 26 settembre) che coinvolge anche Villa Zileri Motterle a Monteviale e il Municipio di Arzignano.
Informazioni: http://www.associazionetrama.it/caregaronegrin/, Facebook caregaronegrin1821.2021 Instagram caregaronegrin1821_2021

Al Museo del Risorgimento si potranno vedere i documenti riguardanti i disegni sulle fortificazioni di Brondolo e di altri luoghi della Laguna di Venezia, che l’architetto elaborò nel 1849.
Si tratta di testimonianze dell’intensa attività di Antonio Caregaro Negrin riguardante l’impegno durante la Prima Guerra d’Indipendenza: tra il 1848 e il 1849 dimostra il suo spirito patriottico e le sue capacità come ingegnere militare, realizzando opere a difesa di Vicenza e di Venezia. Il Comitato di difesa di Vicenza gli affida l’incarico di progettare le fortificazioni della città; dopo l’attacco del 10 giugno 1848, nel quale viene gravemente ferito, si adopera per la difesa della città lagunare costruendo le barricate del porto di Marghera.

Conosciuto principalmente come architetto civile e progettista di giardini, Caregaro Negrin diventa a metà dell’Ottocento l’architetto di fiducia di Alessandro Rossi, realizzando a Schio numerose strutture per i lavoratori del Lanificio Rossi, come il Quartiere operaio, l’Asilo Rossi, il Giardino Jacquard.
Il progetto del Giardino Jacquard gli viene commissionato nel 1859 dall’industriale scledense: un incarico stimolante perché il giardino non era da configurarsi come il naturale proseguimento di una villa patrizia, ma doveva essere pensato come una sorta di “teatro all’aperto”, dove protagonisti fossero gli operai del Lanificio Rossi.

Dalla città di Vicenza riceve numerosi incarichi: dalla riorganizzazione urbanistica di vie e piazze tra il 1867 e il 1870, ai progetti per la riduzione di Campo Marzo a parco pubblico e al restauro della scena del Teatro Olimpico.

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