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Verona: SENSIBILIA, alla GAM un progetto di arte, salute e benessere per la Giornata del Contemporaneo 2024

Il tema dell'edizione 2024 della Giornata del Contemporaneo era l'Accessibilità.

Verona: SENSIBILIA, alla GAM un progetto di arte, salute e benessere per la Giornata del Contemporaneo 2024

Sabato 12 ottobre la Giornata del Contemporaneo ha festeggiato la ventesima edizione. Una ricorrenza che, come sempre, ha coinvolto musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista su tutto il territorio nazionale, raccontando la vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese.

Alla GAM l’ingresso era libero per l’intera giornata, con la possibilità di visita, oltre che alle straordinarie collezioni permanenti allestite negli splendidi spazzi della Galleria, anche alla recentissima nuova esposizione dedicata all’artista Mario Merz e alla scoperta del progetto ‘SENSIBILIA. Pratiche di benessere e nuovi sguardi‘ realizzato dalla GAM appositamente per il Contemporary day 2024, in collaborazione con Giuditta Belloni, Elisabetta Tosti, Angelica Rivetti, Elisa Panza.

Promossa da AMACIAssociazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la Giornata del Contemporaneo è stata realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e con la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Tema dell’edizione 2024: l’Accessibilità.

SENSIBILIA, frutto della collaborazione con l’associazione veronese di promozione sociale Gi.A.DA., Giovani Adolescenti Donne Adulte, ha inteso declinare la tematica dell’Accessibilità come occasione di partecipazione culturale per coloro che vivono difficoltà e storie di vita complesse, promuovendo in questo modo il ruolo sociale, educativo e ri-abilitativo dell’istituzione.

L’idea è stata presentata la mattina di sabato alla Galleria d’Arte Moderna da Patrizia Nuzzo, Responsabile delle Collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea della GAM e dalla consigliera comunale Annamaria Molino, delegata al progetto Città Sane-OMS. Presenti la direttrice dei Musei civici Francesca Rossi e la presidente Gi.A.DA. aps Verona Anna Maria Nalini.

“Una città sana è una realtà che promuove la salute e il benessere fisico, mentale e sociale – sottolinea la consigliera Annamaria Molino –. Che l’arte influisse su questo benessere era stato intuito da tempo, ma senza un fondamento scientifico che potesse dare solidità e struttura a progetti continuativi in favore della collettività. La svolta è avvenuta solo in questi ultimi anni, con un report dell’OMS basato su dati medico/scientifici che non solo avvallano questo pensiero ma che ribadiscono l’importanza di iniziativa che in qualche modo facciano intersecare la salute con la cultura e l’arte. Sensibilia è un esempio concreto di questo e del valore che progetti di questo tipo hanno sui cittadini e le cittadine”.

“Un ringraziamento alla consigliera comunale Molino che ha seguito fin dagli inizi questo percorso, credendoci e sostenendolo totalmente – evidenzia la responsabile GAM Patrizia Nuzzo –. Sensibilia mostra la nuova anima dei Musei, che oggi sono luoghi dedicati non solo all’arte ma anche alla cura e al benessere di chi vi accede e vi fa visita, per la massima accessibilità e fruizione dei suoi spazi e contenuti”.

SENSIBILIA. Pratiche di benessere e nuovi sguardi

A seguito di alcuni incontri conoscitivi, il progetto ha preso avvio da una visita alla Galleria, dal titolo OLTRE LO SGUARDO. Percorso di mediazione condivisa per generare nuovi approcci all’opera d’arte, avente come obiettivo quello di suscitare negli utenti coinvolti emozioni, domande, chiavi interpretative differenti a partire dalla visione di alcuni capolavori della collezione civica.

Le partecipanti attraverso un workshop, dal titolo SU CARTA BIANCA: creazione di un diario di viaggio interiore, hanno dato spazio alla propria creatività ed espressività realizzando un racconto visivo delle esperienze e delle sensazioni vissute nel museo tramite collages e brevi frammenti poetici.

L’obiettivo del progetto è stato quello di favorire la connessione interpersonale attraverso l’espressione artistica e la condivisione di significati profondi.

Giuditta Belloni: “La volontà della GAM è da subito stata quella di promuovere la partecipazione culturale di chi, per diverse ragioni, non si avvicina in modo autonomo al museo e di coinvolgere una categoria fragile con cui non fosse già attiva una progettualità all’interno del programma didattico dei Musei Civici”.

Elisa Panza: “Ci siamo immaginate quante volte, recandoci nei contesti culturali come gallerie e musei , ci sia un approccio passivo davanti alle opere. In un’epoca iperstimolata, non si è più capaci di osservare, di guardare, di ascoltare e di conseguenza si perde la ricchezza dello ‘stare con l’opera’”.

Elisabetta Tosti: “E’ stato sorprendente vedere come molto spesso le intenzioni originarie dell’artista combaciassero con le emozioni riscontrate nelle donne coinvolte, pur non avendo loro alcuna informazione pregressa relativa all’autore, ai suoi linguaggi o alla sua poetica”.

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