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Verona, in occasione della giornata della memoria, inaugurata la mostra “Tracce e memorie del ghetto”

Esposizione aperta al pubblico presso la Biblioteca Civica

Verona, in occasione della giornata della memoria, inaugurata la mostra “Tracce e memorie del ghetto”.

E’ stata inaugurata questo pomeriggio, nella sala Protomoteca della Biblioteca Civica, la  mostra documentale ‘Tracce e memorie del ghetto‘, che resterà visitabile fino al 3 febbraio. Presenti il presidente del Consiglio comunale Stefano Vallani e il consigliere comunale Pietro Trincanato. La Biblioteca Civica di Verona e l’Archivio Generale del Comune partecipano alle commemorazioni presentando alla cittadinanza una mostra documentaria che illustra sia gli eventi che hanno preceduto la demolizione e le conseguenze della stessa, sia le architetture passate, presenti e mai realizzate dell’antico ghetto veronese.
L’esposizione è stata realizzata con la collaborazione di Valeria Rainoldi, che presenterà il suo libro ‘Il ghetto di Verona e la sua sinagoga‘ martedì 16 gennaio alle 17 in sala Farinati.
Inoltre, nella Biblioteca Ragazzi, è presente una parte dell’esposizione storico-documentaria Ebrei e città. Le vicende urbanistiche del ghetto di Verona“, realizzata nel 2018 dall’Istituto veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
Verona, in occasione della giornata della memoria, inaugurata la mostra "Tracce e memorie del ghetto"
La mostra è accessibile, con ingresso libero, i lunedì dalle 14 alle 19 e da martedì a sabato dalle 9 alle 19.  Apertura straordinaria domenica 28 gennaio dalle 9 alle 19.
Esposizione ‘Tracce e memorie del ghetto’. Dal 2005, il 27 gennaio di ogni anno ricorre il Giorno della Memoria, il cui scopo è quello di mantenere vivo il ricordo delle vittime dell’Olocausto.
Tra queste vi sono state le persone di religione ebraica, la cui millenaria storia si è intrecciata spesso con i luoghi di confinamento, dai campi nazisti ai ghetti. Anche Verona ha avuto il suo ghetto, abitato dagli ebrei da fine ‘500 a fine ‘700. Divenuto successivamente una zona degradata e malsana, nel XX secolo fu protagonista di una complessa operazione di demolizione per motivi igienico-sanitari e di una successiva ricostruzione.
Informazioni sul sito delle Biblioteche.

 

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