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Verona: ‘Every brilliant thing’ con Filippo Nigro al Teatro Camploy

il 26 aprile

Verona: ‘Every brilliant thing’ con Filippo Nigro al Teatro Camploy.

Every Brilliant Thing è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe, che ne è stato anche il primo interprete. La pièce – un’autobiografia brillante scandita da liste di “cose per cui vale la pena vivere” – è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale, fra Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda.
Nel 2021 viene messo in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Sardegna Teatro.

Filippo Nigro, uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano, porta in scena un racconto di autofiction scandita da “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere.
Una lista che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino a enumerare un milione di valide ragioni.
La lista che ne esce – e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono confidenziale, coinvolgente, intimo – è imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub.
Una storia raccontata con leggerezza e delicatezza che parla di un male sociale , la depressione,

Every Brilliant Thing dà vita a un racconto/confessione umano e informale di momenti speciali, illuminazioni, piccole manie, incontri, emozioni e attimi indimenticabili, durante il quale mette sempre più a fuoco il rapporto con il padre, con il suo primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. ‘Una storia che parla di una cosa seria, un male sociale come la depressione – spiega Nigro, ma con umanità, delicatezza, leggerezza…’.
Alla fine, la lista, più che alla madre, sarà stata utile a se stesso almeno a comprendere che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.

Con la complicità di alcuni spettatori – chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i ricordi del passato prendano vita – e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, Every Brilliant Thing riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.
In questa personale versione, Every Brilliant Thing diventa una pièce partecipativa che costituisce per il pubblico innanzitutto un’esperienza. Grazie alla risposta degli spettatori, alla temperatura emotiva e alle reazioni che ogni sera si creano in teatro, lo spettacolo non è mai lo stesso. Di fatto, Filippo Nigro riscrive in scena il pezzo insieme agli spettatori che lo vorranno aiutare.
In questa direzione Arcuri persegue la sua personale ricerca di costruzione di immaginari collettivi che affrontano sempre riflessioni sulla vita, sulla società in cui viviamo e sul senso del teatro. Questa sensibilità rende coinvolgente e brillante la regia che fa dell’interazione degli spettatori l’elemento destabilizzante e innovativo ad ogni replica.

Verona: ‘Every brilliant thing’ con Filippo Nigro al Teatro Camploy

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