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Trieste, ritorna il ciclo “I musei e il mare”: appuntamento con Leonardo, musica e teatro

Il programma degli eventi del 7 e 8 Settembre

Trieste, a cura della Direzione del Servizio Musei e Biblioteche, alla Sala Lelio Luttazzi del Magazzino 26 in Porto Vecchio, prosegue il ciclo di conversazioni che mettono in relazione alcuni aspetti delle collezioni museali con il mare. Non solo marineria, ma scienza e natura, Oriente e Occidente, archeologia, fotografia e cartografia, pittura e musica in un itinerario attraverso le civiche raccolte che spazia dal mondo antico ai giorni nostri. A tracciare la rotta di questo viaggio, conservatori, responsabili e operatori dei singoli istituti. L’itinerario si articola in tredici le tappe, tutte a ingresso libero, con inizio alle ore 17.30. Nel rispetto della normativa anti-covid in vigore, si accede con green pass.

Il terzo appuntamento è in calendario domani, martedì 7 settembre, con Maurizio Lorber che interviene sul tema «Leonardo e il mare. L’acqua fra profezia e scienza». Nella sua incessante sete di ricerca nessun elemento naturale esercitò su Leonardo maggior fascino dell’acqua, la quale occupa una posizione chiave nei suoi scritti che pure toccano diverse discipline fra le quali ricordiamo l’ottica, la geometria, l’anatomia e la meccanica. Leonardo si interessò all’acqua quale ingegnere, fisico e – chiaramente – pittore, forte del convincimento che la corretta rappresentazione della natura derivi dalla comprensione intellettuale non meno che dalla sua attenta osservazione. A sedurlo inoltre fu la forza primigenia racchiusa nel mare che l’artista scienziato reputava destinato a soverchiare l’assetto terrestre: «Perpetui son li bassi lochi del fondo del mare, e il contrario son le cime de’ monti; séguita che la terra si farà sperica e tutta coperta dall’acque, e sarà inabitabile».

Mercoledì 8 settembre, il quarto appuntamento è dedicato alla musica e al teatro. «Soave sia il vento, tranquilla sia l’onda» cantano Fiordiligi e Dorbella, assieme al ‘vecchio filosofo’ Don Alfonso, nel primo atto del mozartiano «Così fan tutte», mentre i loro fidanzati Ferrando e Guglielmo prendono il largo dal lungomare di Napoli. O è quello di Trieste?

Dal mare della natia Lussinpiccolo inizia il viaggio planetario del baritono Giuseppe Kaschmann, destinato a creare, nel 1892, il ruolo di Cristoforo Colombo nella prima genovese dell’omonima opera di Alberto Franchetti. A queste ed altre suggestioni marine e marinaresche nel teatro d’opera è dedicata la conversazione di Stefano Bianchi, nella sua veste di Conservatore del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”.

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