Trieste, per i “lunedì dello Schmidl” al civico museo teatrale C. Schmidl di Palazzo Gopcevich “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti
Lunedì 15 gennaio 2024 alle ore 17.30
Trieste, per i “lunedì dello Schmidl” al civico museo teatrale C. Schmidl di Palazzo Gopcevich “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti
Lunedì 15 gennaio 2024 alle ore 17.30, è dedicato a «Anna Bolena» di Geatano Donizetti, il quarto appuntamento con «Fuori scena», il ciclo di guide all’ascolto delle opere in scena al Teatro Verdi di Trieste nell’ambito del cartellone dei «Lunedì dello Schmidl», la rassegna di approfondimenti a cura di Stefano Bianchi che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da oltre un quindicennio offre sulle proprie collezioni al pubblico dei cultori della musica e del teatro. L’iniziativa si svolge nel segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” e la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.
L’opera, nella storica produzione firmata da Graham Vick e ripresa da Stefano Trespidi per un allestimento in coproduzione tra la Fondazione Arena di Verona e la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, sarà in scena dal 19 al 28 gennaio al “Verdi” di Trieste. Sul podio il Maestro Concertatore e Direttore Francesco Ivan Ciampa, maestro del Coro Paolo Longo.
Allo “Schmidl” saranno il Maestro Fabrizio Capitanio (musicista e musicologo, conservatore Fondi Musicali del Comune di Bergamo e responsabile della Biblioteca Musicale ‘Gaetano Donizetti’) e la scrittrice Elisabetta D’Erme a raccontare l’opera del compositore lombardo, avvalendosi anche di esempi musicali e video.
«Anna Bolena» è stata a lungo descritta come il primo capolavoro di Donizetti. Oggi sappiamo che il compositore bergamasco aveva già sperimentato soluzioni moderne, originali ed efficaci ben prima di Bolena e che in essa erano confluiti passi e numeri interi provenienti da opere precedenti e meno fortunate. Il risultato è un travolgente vortice di passioni ed emozioni. Tragedia lirica in due atti, «Anna Bolena» venne musicata da Gaetano Donizetti tra il novembre e il dicembre del 1830, su libretto di Felice Romani, tratto da diverse fonti, e fu rappresentata con uno straordinario successo per la prima volta a Milano, al Teatro Carcano, il 26 dicembre 1830.
La prima a Trieste ha luogo al Teatro Grande (l’attuale Teatro Verdi) il 12 novembre 1833, preceduta da un’anteprima del solo primo atto la sera del 17 marzo 1832, in occasione della applauditissima ‘beneficiata’ dei coniugi Duprez: il tenore Luigi (Gilbert-Louis) e la soprano Alessandrina (Alexandrine Duperron). Negli anni immediatamente successivi, si susseguono tre ulteriori allestimenti: nella Stagione di Carnevale e Quaresima 1834-35 (prima rappresentazione 7 febbraio 1835), nella stagione di Carnevale e Quaresima 1838-39 (prima rappresentazione 26 dicembre 1838) e nella Stagione d’autunno 1842 (prima rappresentazione 22 novembre 1842). Per il successivo allestimento bisognerà attendere la Stagione 2011-12 (prima rappresentazione 17 gennaio 2011).
«Anna Bolena» è l’opera che lanciò la carriera di Gaetano Donizetti e che – insieme a «Maria Stuarda» (1834) e «Roberto Devereux» (1837) – forma la cosiddetta “trilogia delle regine”. Racconta le vicende che portarono alla tragica morte della seconda moglie di Enrico VIII, accusata di tradimento e decapitata il 19 maggio 1536. Enrico VIII è infatti innamorato di Giovanna Seymour e cerca un pretesto per liberarsi della moglie, che tra l’altro non è riuscita a dargli un erede maschio. Gli ha dato, però, la figlia Elisabetta, la futura regina d’Inghilterra. Lord Rochefort, convince Anna, sua sorella, a incontrare Riccardo Percy, il suo primo amore. Il Re sa del loro affetto e ne approfitta per accusare Anna di tradimento, giustiziarla e sposare Giovanna. Nella vicenda è coinvolto anche il paggio Smeton, segretamente innamorato di Anna. Giovanna, tormentata dai sensi di colpa, diventa comunque regina, mentre Anna Bolena viene travolta dal dolore, perde il senno e viene condannata a morte assieme a Smeton, Rochefort e Percy, accusati d’essere suoi complici. Piena di pagine di puro belcanto, «Anna Bolena» è contrappuntata da ben tre brani concertati di altissima qualità: due nel primo atto (quintetto e sestetto) e uno nel secondo atto (terzetto); per non parlare della straordinaria costruzione della complessa scena finale della pazzia della regina.
Ingresso libero fino ad esaurimento di posti disponibili.
Consigliata la prenotazione (indicando nome, cognome e recapito telefonico) all’indirizzo di posta elettronica info@amiciliricaviozzi.it
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