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Tornano i Sick Tamburo con il videoclip di “Suono libero”

In uscita mercoledì 26 aprile il videoclip di “Suono libero”, l’ultimo singolo estratto da “Non credere a nessuno”, il nuovo album dei SICK TAMBURO.

Tornano i Sick Tamburo con il videoclip di “Suono libero”.

Pubblicato lo scorso 21 aprile per La Tempesta Dischi, “Non credere a nessuno” è il sesto lavoro di inediti dei Sick Tamburo e l’ultimo tassello di una carriera lunga oltre dieci anni.
Nati dall’esperienza dei Prozac+, sotto la guida di Gian Maria Accusani il gruppo è diventato nel tempo un vero e proprio punto di riferimento della scena alternativa italiana, capace di unire una scrittura poetica, malinconica e introspettiva a sonorità più ruvide ed incalzanti tipiche del punk e dell’alternative rock.

Il brano parla di libertà, soprattutto quella che ti permette di ascoltare tutto e tutti ma di non credere sostanzialmente a nessuno se non a te stesso. La libertà di sperimentare per capire quello che è vero e quello che non lo è. Musicalmente è sicuramente la canzone più allegra e gioiosa dell’intero disco e in qualche modo potrebbe risultare un classico brano di rock’n’roll alternativo.

In uscita mercoledì 26 aprile il videoclip di “Suono libero”, l’ultimo singolo estratto da “Non credere a nessuno”, il nuovo album dei SICK TAMBURO.

Ad accompagnare il mood del brano, il videoclip realizzato da Stefano Poletti girato all’interno di una fabbrica abbandonata a Pordenone, città dei Sick Tamburo.

Oltre alle date indoor di questa primavera, la band annuncia oggi una prima serie di appuntamenti estivi per portare il nuovo lavoro sui palchi dei principali festival italiani.

Accompagnato dall’artwork di copertina realizzato dal fumettista e illustratore Alessandro Baronciani, il disco è una sorta di viaggio tra le tappe, per molti obbligate, della vita: l’abbandono, la perdita, la consapevolezza del sé, il bisogno, l’aiuto, le deviazioni e il commiato, quello con la C maiuscola, quello dalla vita. Musicalmente il disco è un intreccio tra diverse sonorità tipiche dell’alternative rock, da quelle più estreme a quelle più morbide: chitarre che si fondono con qualche episodio di elettronica, farcite sempre da quell’elemento che per i Sick Tamburo è inconfondibile, la melodia.

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