Sassari, maggiore consapevolezza sull’endometriosi: oltre 175 milione di donne nel mondo ne soffrono.
Nel mese della consapevolezza sull’endometriosi, il Comune di Sassari ancora una volta si attiva per sostenere e supportare gli oltre 175 milioni di donne che nel mondo soffrono di questa patologia subdola gravemente invalidante. E lo fa patrocinando tutte le iniziative organizzate da A.L.I.C.E. Odv (Endomarch Team Italy, Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull’Endometriosi) in città e aiutando nella diffusione delle informazioni, tassello fondamentale per creare consapevolezza sulla patologia. In particolare quest’anno l’Amministrazione ha sostenuto l’organizzazione del convegno “Endometriosi – dalla diagnosi alla vita di tutti i giorni” che si terrà il 17 marzo alle 16 nella sala Angioy del Palazzo della Provincia. L’iniziativa conta su relatori e relatrici esperti della materia tra cui ginecologi, psicosessuologi, fisioterapisti e biologi nutrizionisti e gode del patrocinio, oltre che del Comune, anche della Provincia, della Asl e della Aou. Sarà l’occasione per “fare luce sull’endometriosi”, come dice l’associazione Alice, conoscerne i sintomi e i percorsi da seguire dopo la diagnosi.
La novità del taglio dato quest’anno all’incontro è anche capire come la donna affetta da questa patologia possa, se non rinascere, quanto meno trovare un nuovo equilibrio di vita una volta dato un nome al suo dolore. A dare voce a tutto ciò saranno alcune attiviste dell’associazione che porteranno la loro personale esperienza. Al termine degli interventi è previsto un momento di confronto con il pubblico, la possibilità di fare domande a relatori e relatrici e alle volontarie di Alice. «Il convegno – spiegano le volontarie di Alice – vuole creare un momento di informazione, divulgazione e condivisione su una patologia che colpisce almeno il 15% della popolazione femminile in età fertile. Abbiamo voluto organizzare questo momento di incontro coinvolgendo quante più persone possibile e il mondo dell’associazionismo locale, consce che solo una diagnosi precoce può limitare i danni causati dall’endometriosi». All’ingresso ci sarà anche uno stand informativo con materiale di approfondimento sulla associazione e sulla patologia con volontarie a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda.
Tra le attività messe in campo dal Comune per diffondere la conoscenza sull’endometriosi c’è la pubblicazione, già da oggi, di materiale informativo sul sito Comune Sassari. Inoltre l’Amministrazione divulgherà nei propri canali social (in particolare Facebook, Twitter e Instagram) le stesse brochure il 28 marzo, giornata mondiale dell’endometriosi, per arrivare a un vastissimo pubblico e facilitare le condivisioni. In occasione della Giornata della Donna aveva patrocinato anche lo stand informativo tenuto da Alice nella Galleria Porte di Sassari.
L’endometriosi è una malattia subdola, invalidante, pressoché sconosciuta ai più e tra le patologie croniche più diffuse, con una donna in età fertile su dieci che ne soffre. Colpisce l’identità femminile dal punto di vista individuale, relazionale, sessuale, sociale e psicologico. Tra i sintomi, forti dolori addominali, non soltanto durante le mestruazioni, stanchezza cronica, nausea, stitichezza o diarrea, dolori durante i rapporti sessuali, cefalea e in alcuni casi ipertermia (aumento della temperatura corporea). Al fianco di questi sintomi, c’è la percezione che la donna ha delle reazioni di chi le sta intorno: dal lavoro alla famiglia, dai conoscenti agli amici, spesso è vista come una persona che esagera nel descrivere il suo stato di malessere. Sensibilizzare e informare su questa patologia le giovani può portare a una diagnosi precoce, l’unico modo per fermare la degenerazione della patologia, e l’intera società a conoscere e comprendere. Secondo quanto diffuso dal sito salute.gov la patologia interessa circa il 30-50 percento delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in giovanissima età. Alcune cellule della mucosa uterina si impiantano fuori dall’utero in altri organi come ovaie, tube, vagina, ma anche intestino, vescica, peritoneo, e in certi casi perfino polmoni. Stimolate dagli ormoni del ciclo mestruale, crescono e causano sanguinamenti interni, infiammazioni croniche, tessuto cicatriziale, aderenze.
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