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Rome Art Week, Fabrizio Borelli presenta la sua opera Braining, durante la settimana dedicata all’arte contemporanea

In quest’ultima edizione, tra i tantissimi e brillanti partecipanti, troviamo l’artista Fabrizio Borelli, che presenta la sua opera Braining, e della quale ce ne ha parlato rispondendo ad alcune nostre domande.

Rome Art Week, Fabrizio Borelli presenta la sua opera Braining, durante la settimana dedicata all’arte contemporanea.

Dal 23 al 28 ottobre 2023 la Capitale si tinge di viola: torna Rome Art Week, la settimana dedicata all’arte contemporanea che animerà la Città Eterna con un ricco calendario di mostre personali e collettive, open studio, performance, talk, eventi e visite guidate, mettendo così in rete artisti, gallerie, fondazioni, istituti di cultura stranieri, spazi indipendenti, curatori e amanti dell’arte.
Rome Art Week 2023 entra nel panorama culturale capitolino con le sue 837 partecipazioni tra gallerie, istituzioni, artisti, curatori e collettivi e con le oltre 400 proposte artistiche e culturali diffuse in tutta l’area metropolitana.
In quest’ultima edizione, tra i tantissimi e brillanti partecipanti, troviamo l’artista Fabrizio Borelli, che presenta la sua opera Braining, e della quale ce ne ha parlato rispondendo ad alcune nostre domande.

Fabrizio Borelli
Fabrizio Borelli

L’intervista:

– La sua opera è esposta fino al 28 ottobre per la Rome Art Week, vuole parlarmi un po’ del suo percorso espositivo e cosa vuole raccontare con esso?
– È un’opera molto particolare che nasce come spin off di un lavoro che sto facendo da molti anni su immagini diagnostiche. Quest’anno, con Rome Art Week, ho posto la mia attenzione sull’immagine dell’encefalo che ha un senso particolare e forte. L’opera (che si presenta con una serie di cinque tavole, distinte e abbinate a una sesta condivisa) verte su due elementi, sull’immagine iconica del cervello, che sintetizza il pensiero dell’uomo e dell’essere umano stesso, e poi sull’elemento del gioco, nello specifico il gioco di carte, propriamente per conferire all’arte un senso di svago e leggerezza.
Insieme alla curatrice Maria Italia Zacheo, che mi ha supportato nella realizzazione dell’opera Braining, abbiamo deciso di realizzare un nuovo gioco di 50 carte, per tutti, in cui la partita è a vera regola d’arte; ogni carta ha un seme che si differenzia attraverso i colori, ognuno dei quali corrisponde alle cinque energie: il grigio richiama il metallo, il blu richiama l’acqua, il rosso richiama il fuoco, il verde richiama il legno, e il giallo richiama la terra.

– Fabrizio Borelli, direttore della fotografia, format designer, fotografo, tutte realtà che parlano attraverso il linguaggio dell’arte, da dove nasce questa sua passione che poi ne è divenuta un lavoro?
– Nasce da un avvicinamento molto precoce alla fotografia, da un primo lavoro fatto in un’agenzia nata a Milano fondata da Aldo Bonasia, un grandissimo reporter. Ho lavorato lì per alcuni anni come stampatore in analogico, parliamo degli anni ’70, e dove ho fatto tantissima gavetta che mi ha permesso di sviluppare l’interesse consistente per l’immagine e per il linguaggio visivo.

Direttore della fotografia, fotografo, il suo lavoro si sviluppa attraverso l’immagine. Cos’è per lei un’immagine e cosa le fa capire quando è il momento giusto per catturare un determinato istante?
– L’immagine è una linea di visione, un modo di osservare. Per quanto concerne all’azione, in merito alla fotografia, questo dipende dal tipo di lavoro che sto facendo in un esatto momento. In particolar modo mi occupo di ritrattistica e mi piace molto fotografare le città, in quel caso si tratta di avere una buona capacità di osservazione e saper cogliere il giusto istante, prontamente e istintivamente.

Essendo un artista, qual è lo stato d’animo che le consente di esprimersi al meglio nelle sue opere?
– Riesco ad esprimermi al meglio quando sento di far parte di un progetto, quando il progetto significa qualcosa di determinante e importante per me. Avendo lavorato per tantissimi anni per la televisione e per il cinema, ho realizzato che un frame non è mai bello da solo, ma lo è esclusivamente in una sequenza.

– Cos’è l’arte per lei?
E’ un modo di essere, un atteggiamento, è un modo di vedere le cose ed esprimerle con un determinato e personale linguaggio.


Fabrizio Borelli:

E’ regista, format designer, fotografo. Per le tre reti RAI ha diretto programmi di informazione, politica, scienza e medicina, cultura. Regista e format designer, ha diretto programmi live, on the road, set virtuale. Negli anni ha approfondito il lavoro di ricerca fotografica, dal procedimento analogico alle tecniche digitali. Ha curato il Laboratorio di Regia del corso di laurea magistrale: Comunicazione Scientifica Biomedica, Università La Sapienza – Roma.
Fondatore dell’associazione culturale X-FRAME che ha come oggetto sociale lo studio, l’approfondimento e la promozione della fotografia.

Rome art week, Fabrizio Borelli presenta la sua opera Braining, durante la settimana dedicata all’arte contemporane

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