Roma, al via il secondo step di “Svicolando Fuori Le Mura”
Dal 18 al 20 agosto al Parco Archeologico Privernum
Roma, al via il secondo step di “Svicolando Fuori Le Mura”.
“Svicolando”, festival progettato per far conoscere, amare e valorizzare i vicoli, le piazze, gli edifici e gli scorci di uno dei centri storici medievali tra i più grandi e preziosi della provincia di Latina, quello di Priverno, esce dai suoi confini per coinvolgere, con la sua energia, l’antica Privernum nei giorni 18-19-20 agosto, in un’emozionale commistione tra arte, archeologia, storia, tradizione, spettacolo, musica, food e identità dei luoghi. Tutto a ingresso gratuito.
La manifestazione, finanziata dalla Regione Lazio, è organizzata dal Comune di Priverno, il cui progetto è risultato tra i vincitori del bando regionale per le iniziative culturali, sociali e turistiche nel territorio regionale. L’evento, patrocinato dalla Provincia di Latina e dalla XIII Comunità Montana, è realizzato con la collaborazione di ATCL, Circuito multidisciplinare sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, nell’ambito del più ampio progetto integrato delle “Invasioni Creative”, ideato da ATCL nel 2016 e sperimentato nell’area dei Castelli Romani nel 2016/2017. “Invasioni Creative” mira a sviluppare strategie di progettazione partecipata, che consentano alle pratiche artistiche di essere parte integrante del processo di sviluppo attraverso la creazione ed il consolidamento di comunità di pratica territoriali. Nell’ambito di questa cornice progettuale, dal 2018 ATCL grazie alla collaborazione della Compagnia dei Lepini, promuove percorsi internazionali di formazione destinati alla comunità artistica e agli operatori culturali dei Monti Lepini, grazie ai finanziamenti del programma Erasmus+.
“Svicolando” nato dall’idea dell’Amministrazione Comunale di rigenerare il rapporto tra i cittadini e il centro storico, in un’azione di costruzione artistica ampia e collettiva, ben si innesta nelle logiche e nelle finalità delle “Invasioni Creative” per la sua capacità di intrecciare storia, luoghi e persone, e di generare straordinarie occasioni culturali, educative e sociali per i numerosissimi visitatori, ma anche per l’intera comunità locale, che di volta in volta, assume il ruolo di regista, attore o spettatore.
La VII Edizione di “Svicolando”, andata “in scena” nel suo primo step, dentro le mura della città medievale, gli scorsi 29, 30 e 31 luglio, ha registrato “numeri” di offerta artistica e di pubblico notevoli che decretano la formula vincente del progetto: più di 30 spettacoli che hanno visto in totale quasi 100 artisti impegnati in 4 rappresentazioni teatrali e in più di 26 concerti di tutti i generi musicali proposti in 13 luoghi storici e culturali: 3 vicoli, 4 piazze, 1 castello, 1 auditorium, 4 chiese; 6 mostre d’arte e di artigianato nei vicoli e nei Portici comunali; 12 vicoli allestiti con decorazioni a tema con un’ampia offerta di mostre, spettacoli e degustazioni; 10 Associazioni culturali curatrici delle residenze di Comunità con oltre 30 soci e oltre 100 residenti partecipanti, 150 podisti partecipanti alla prima gara in notturna nei vicoli; 2250 tra adulti e bambini saliti sul trenino di Svicolando per un giro nella città; più di 300 accessi al Museo archeologico e ai Magazzini di Santa Chiara e 130 al Museo della matematica; tutti i ristoranti e le pizzerie del Centro, oltre i 15 banchi per la somministrazione di cibo e vini nelle due aree food di P.le Metabo e Santa Chiara, tutti strapieni. Da qui una stima di pubblico dai 12 ai 15 mila presenti (dato presunto dal numero di brochure consegnate agli ingressi, dal pubblico presente osservato agli spettacoli, dall’affluenza ai servizi di navette, ristorazione, trenino, ecc, dai contatti con staff e organizzatori) che, con una approssimazione di circa il 50%, si ritiene siano arrivati da altre città, tra cui tanti giovani.
Tra qualche giorno, nel suo secondo step, Svicolando ritorna “fuori le mura”, nel Parco Archeologico dell’antica Privernum, all’interno della tradizionale “Festa Grande a Mezzagosto… come 2000 anni fa”, offrendo al grande pubblico, a partire dalle ore 18.00, suggestive visite guidate, avvincenti racconti e stimolanti laboratori didattici e interattivi, fatti di scavi simulati, trucchi e belletti, acconciature da Museo, lucerne che si illuminano e archeo-gastronomia.
Dalle ore 19.00, ogni sera, si apriranno i battenti ai buoni sapori della tradizione locale, per poi immergersi nei grandi spettacoli serali.
Tre saranno gli spettacoli che concluderanno le serate con artisti di eccezione. Il 18 agosto, alle ore 21.00, l’aria risuonerà delle note del concerto “Donna Tamburo” di e con Valentina Ferraiuolo, (voce, tamburo, tamburelli) con Domenico De Luca (chitarre), Marco Pescosolido (violoncello) e la partecipazione di “Le Donne di Gaeta”, uno spettacolo, e un album, nati sotto il segno dello slogan “la pelle del tamburo è l’unica che puoi percuotere”. “Le Donne di Gaeta” ripropongono brani della tradizione popolare e originali in cui le Donne, attraverso strumenti e attrezzi della cultura contadina, accompagnano i loro canti. Tamburelli, cucchiai, martelli, urzi, castagnette, grano, legumi, mortai e vecchie scope fanno sì che il ritmo di “Le Donne di Gaeta” arrivi lontano e abbia il sapore della festa e dell’incontro.
Il 19 agosto, alle ore 21.00, seguirà “Dal barocco al jazz” del Quintetto Puck, con Stefano Caponi, Lucrezia Cortilli, Riccardo Colucci, Stefano Corato, Luigi Picardi. Un concerto dedicato a Claude Bolling, autore di tantissime composizioni per svariate formazioni, tra cui la colonna sonora del famoso film “Borsalino”, in grado di coniugare la bellezza della musica classica contemporanea con lo swing tipico della musica jazz.
Il 20 agosto, alle ore 21.00, Giuliana De Sio in “Favolosa” narrerà fiabe irriverenti, esplicite, romantiche, divertenti ma anche talvolta cattive. Dal nord al sud, le fiabe scelte per lo spettacolo conducono lo spettatore in una serie di storie surreali appartenenti alla nostra tradizione con le musica dal vivo di Cinzia Gangarella, Marco Zurzolo, Sasà Flauto.
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