Pistoia, Palazzo Fabroni partecipa alla 18ª edizione della Giornata del Contemporaneo
La produzione è di Tempo Reale; l’installazione ha una durata di 15 minuti e sarà attiva ogni mezz’ora dalle 10.30 alle 17.30 di sabato 8 e domenica 9 ottobre. Accesso libero per piccoli gruppi di persone. Sabato 8 ottobre il museo sarà aperto con ingresso gratuito dalle 10 alle 18.
Pistoia, Palazzo Fabroni partecipa alla 18ª edizione della Giornata del Contemporaneo.
Sabato 8 ottobre torna la Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale promosso da Amaci – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, di cui il Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni fa parte dal 2009 e che da diciotto anni coinvolge musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista per raccontare la vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese. Palazzo Fabroni partecipa alla diciottesima edizione della Giornata del Contemporaneo con GIUSEPPE CHIARI | LA LUCE, un’installazione audiovisiva progettata da Tempo Reale interpretando una partitura originale di Giuseppe Chiari, La Luce, del 1966.
Si tratta di una versione inedita e site-specific del lavoro: un’esplorazione nuova di quest’opera minimalista ante litteram del grande artista-musicista, concepita con una serie di criteri per la parte luminosa e per quella sonora diversi dagli studi precedenti e, per l’occasione, riadattata per le sale di Palazzo Fabroni grazie anche al sostegno della Regione Toscana nell’ambito del progetto “Toscanaincontemporanea2022”.
A Palazzo Fabroni l’installazione, della durata di 15 minuti, sarà attiva ogni mezz’ora dalle 10.30 alle 17.30 di sabato 8 e domenica 9 ottobre. L’accesso sarà libero per piccoli gruppi di persone.
Sabato 8 ottobre il museo sarà aperto con ingresso gratuito dalle 10 alle 18.
«La presenza di una sala dedicata a Giuseppe Chiari nella collezione permanente del museo – sottolinea Benedetta Menichelli, assessore alle politiche culturali – è un altro passo nella direzione di pensare, progettare e realizzare iniziative specifiche “per” e “all’interno” degli spazi dell’arte. In particolare, in linea con i temi guida di questa edizione della Giornata del Contemporaneo, l’ecologia e la sostenibilità, un’opera come ‘La Luce’ propone una riflessione che possiamo dire vicina ad un’idea moderna di ecologia acustica, e grazie a cui la persona è invitata a fare l’esperienza di immergersi nel buio e nel silenzio che diventano valori e non solo assenza di luce e suono».
L’installazione prevede che per circa 15 minuti un piccolo gruppo di persone sia totalmente immerso in un dialogo tra gesti di rumore e silenzio, di luce e buio, che innesca una riflessione sul significato stesso della musica. Una partitura sonora e luminosa determina l’attivazione di altoparlanti e sorgenti di luce, creando un preciso percorso drammaturgico.
La Luce è un’opera realizzata nel 1966 da Giuseppe Chiari (1926-2007), pianista, compositore e artista visivo fiorentino. Dagli anni Sessanta Chiari è stato una delle figure più vivaci e influenti della scena artistica e musicale italiana e internazionale, e ha contribuito con i suoi lavori al superamento delle categorie estetiche tradizionali e all’affermazione di una visione multimediale dell’opera d’arte.
Appartenente al movimento Fluxus, Chiari ha portato avanti la propria ricerca artistica mettendo in relazione piani espressivi diversi, come l’immagine, il suono, e il gesto/azione. I suoi lavori, infatti, possono essere letti come sistemi complessi e la loro natura non si esaurisce in oggetti specifici (testi, poesie, manifesti, opere visive, partiture). Ad esempio, sono molti i casi in cui Chiari scrive testi intendendoli come partiture sonore e performative: senza scrivere pentagrammi o notazioni musicali, indica delle azioni da compiere – spesso corredate da indicazioni sugli spazi e da suggestioni visive – al fine di ottenere risultati sonori e gestuali. È il caso di lavori come Pezzo per foglio (1964), Suonare la stanza (1968), Teatrino (1963), e molti altri.
Chiari non ha mai esplicitato che La Luce fosse una partitura musicale e visiva, o meglio, audiovisiva: si tratta di un testo pubblicato nel volume Musica madre (Milano, Giampaolo Prearo Editore, 1973) ma anche realizzato, in lingua inglese, in forma di quadro da esporre in una galleria o in un’abitazione privata. Eppure, la sua natura suggerisce molto altro. Il testo presenta undici combinazioni possibili di silenzio/rumore (colonna di sinistra) e buio/luce (colonna di destra). Queste combinazioni offrono una struttura che può essere intesa come griglia per organizzare eventi di luce e di suono. La scelta dei suoni e delle luci – compresa la loro disposizione nello spazio e la loro drammaturgia – è quindi aperta e completamente lasciata agli interpreti dell’opera.
Il progetto luminoso e sonoro è di Agnese Banti e Francesco Giomi; la tecnica è di Francesco Canavese e Leonardo Rubboli. L’installazione audiovisiva è una produzione di Tempo Reale in collaborazione con Frittelli Arte Contemporanea. Sono partner del progetto, inoltre, la Città Metropolitana di Firenze, il Comune di Firenze e il Ministero della Cultura.
L’installazione è stata presentata a Torino alla Pinacoteca Agnelli in occasione di Artissima 2018, a Firenze al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in occasione del ciclo Maggio Elettrico 2019, a Reggio Emilia al Teatro Valli in occasione di Festival Aperto 2019 e a Milano presso la Fabbrica del Vapore in occasione di Vapore d’Estate 2022.
Fondato da Luciano Berio a Firenze nel 1987, Tempo Reale – Centro di ricerca produzione e didattica musicale è oggi uno dei principali punti di riferimento per la ricerca, la produzione e la formazione nel campo del suono e delle nuove tecnologie musicali. Dopo la sua costituzione il Centro è stato impegnato nella realizzazione delle opere di Berio, che lo hanno portato a lavorare nei più prestigiosi contesti concertistici di tutto il mondo. Lo sviluppo di criteri di qualità e creatività derivati da queste esperienze si è riverberato nel lavoro condotto continuativamente tanto con compositori e artisti affermati quanto con giovani musicisti emergenti. I temi principali della ricerca riflettono un’idea di poliedricità che da sempre caratterizza le scelte e le iniziative di Tempo Reale: l’ideazione di eventi musicali di grande spessore, lo studio sul paesaggio sonoro e sull’elaborazione del suono dal vivo, le esperienze di interazione tra suono e spazio, la sinergia tra creatività, competenza scientifica, rigore esecutivo e didattico. Nel 2008 è stato fondato il Tempo Reale Festival, una regolare iniziativa di concerti, performance e spettacoli dedicati alla musica di ricerca. Dal 2013 Tempo Reale è Ente di Rilevanza per lo Spettacolo dal Vivo della Regione Toscana; dal 2018 è membro italiano della International Confederation of Electroacoustic Music. La vocazione territoriale del Centro lo porta a relazionarsi con istituzioni culturali e realtà che lavorano nell’ambito della musica di ricerca e delle esperienze più innovative del suono e delle sue relazioni con le altre arti.
Per saperne di più: https://temporeale.it/
La Giornata del Contemporaneo è promossa da Amaci – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e con il patrocinio di Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, UPI – Unione Province d’Italia, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e ICOM Italia.
La diciottesima edizione, che si svolgerà sul territorio nazionale sabato 8 ottobre 2022, dopo le restrizioni dovute a due anni di pandemia tornerà a svolgersi nel mese di ottobre e in presenza, ma manterrà comunque un formato ibrido, fisico e digitale, per favorire la partecipazione più ampia possibile con proposte online e offline. L’iniziativa avrà come filo conduttore il tema dell’ecologia, connesso a quello della sostenibilità: urgenze globali che ci mettono di fronte alla necessità di ripensare il sistema dell’arte contemporanea tramite una rinnovata consapevolezza e una più diffusa sensibilità.
L’immagine guida della manifestazione è Icarus (2021-2022) dell’artista Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979), che sembra rispondere in modo simbolicamente aperto all’invito a riflettere sulla crisi ambientale, ponendo l’accento sull’importanza del passaggio di testimone alle nuove generazioni, gli adulti di domani, a cui consegniamo la responsabilità di costruire un futuro migliore del presente che gli lasciamo in eredità.
Al seguente link https://www.dropbox.com/sh/bxprkjpp3hdr40h/AACJusIbYffLVTh5j_VVfnTia?dl=0
sono scaricabili: la cartella stampa completa relativa alla presentazione della Diciottesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI; l’immagine della campagna della Diciottesima Giornata del Contemporaneo; le immagini dei musei associati che partecipano alla manifestazione.
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