Modena, nasce la fondazione Ago per l’ex Sant’Agostino
Approvati in Consiglio lo statuto e l’aggiornamento delle “Linee guida per il progetto culturale”. Creatività, cultura diffusa e coordinamento al centro della programmazione
Modena, nasce la fondazione Ago per l’ex Sant’Agostino.
Dall’arte contemporanea e innovativa, alla ricerca e formazione sulle Digital Humanities, fino all’apprendimento orientato all’edutech, Ago opererà come vero e proprio hub culturale che, in sinergia con le diverse istituzioni, a partire dagli istituti culturali dell’Amministrazione, sviluppa le sue attività promuovendo un accesso allargato, diffuso e continuativo alla conoscenza, in una dimensione che si allarga dal locale all’internazionale e che vedrà la presenza anche di luoghi di socialità, incontro e aggregazione.
“Il passaggio da ex ospedale Sant’Agostino a polo culturale Ago – ha affermato Bortolamasi – rappresenta, in epoca recente, il più importante intervento di riqualificazione a base culturale della nostra città e, contestualmente, l’apertura di una nuova prospettiva che vede nella cultura e nella creatività due leve di progresso per la nostra comunità. Si tratta di un percorso – ha argomentato Bortolamasi – avviato nella scorsa consigliatura e che porta Comune, Unimore e Fondazione di Modena a collaborare con l’obiettivo di indirizzare, progettare, programmare e gestire gli spazi del polo Sant’Agostino, rafforzando, inoltre, la capacità di programmazione dei singoli istituti già coinvolti, e dei futuri soggetti aderenti, in una modalità coordinata e integrata, grazie, appunto, alla regia della Fondazione”.
Nel nuovo soggetto culturale Ago vengono assorbite le attività, le funzioni e le risorse di Fmav, la Fondazione Modena Arti visive di cui sono soci Comune e Fondazione di Modena. Un’operazione che consente a sede e sale espositive di essere ricollocate nel complesso Sant’Agostino, liberando gli spazi attualmente occupati nel palazzo Santa Margherita destinati, invece, all’ampliamento della biblioteca Delfini. Maggiore spazio e visibilità alle collezioni d’arte contemporanea sono alcuni dei criteri guida del progetto, che intende anche valorizzare l’unicità internazionale del Museo della Figurina, grazie a un nuovo allestimento studiato nell’ambito del piano di riqualificazione dell’edificio.
Già avviata, secondo principi di permeabilità tra i suoi edifici e di apertura verso la città, la riqualificazione architettonica del complesso monumentale dell’ex Sant’Agostino: entro il 2024 saranno conclusi i lavori del primo stralcio riguardanti anche l’area dei Musei Universitari; nel 2023, invece, verranno appaltati gli interventi del secondo stralcio, il cui progetto aggiornato è stato presentato in questi giorni. Si tratta di una doppia operazione funzionale alla vitalità culturale e sociale del complesso. Nello specifico, il primo stralcio dei lavori prevede la ristrutturazione, il riallestimento e l’apertura dei Musei universitari presenti nel complesso che, in coerenza con i programmi che hanno portato al riconoscimento di Modena Città Creativa Unesco per le media arts, si candida a divenire un polo di eccellenza per le nuove frontiere dell’arte e della conoscenza. Il secondo stralcio dei lavori, invece, oltre all’area del Museo della Figurina e dell’immagine, prevede anche alcune novità come, per esempio, la copertura mobile del cortile e la realizzazione di una terrazza sospesa sopra gli edifici del polo culturale.
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