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MILANO. MARINA ABRAMOVIC IN MOSTRA ALLA PINACOTECA AMBROSIANA

Milano, dal 18 Ottobre 2019 al 31 Dicembre 2019, Marina Abramovic arriva nel complesso della Pinacoteca Ambrosiana, nell’area sotterranea dell’antico foro romano di Milano, all’interno del percorso di visita della Cripta di San Sepolcro, con il ciclo di video “The Kitchen. Homage to Saint Therese”.

The Kitchen. Homage to Saint Therese” è un’opera molto significativa nella quale Marina Abramovic si relaziona con una delle più importanti figure del cattolicesimo, Santa Teresa d’Avila.
L’opera si compone di tre video, che documentano altrettante performance tenute nel 2009 dall’artista nell’ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna.

Curata da Casa Testori e prodotta dal Gruppo MilanoCard, gestore della Cripta di San Sepolcro, in collaborazione con la Veneranda Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana, la mostra interesserà l’intera area sotterranea della Pinacoteca Ambrosiana dove sorgeva il Foro Romano (oggi Sala dell’area del Foro) e sarà parte del percorso di visita che porterà a rivedere la Cripta di San Sepolcro.

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Chi è Marina Abramovic?
É un’artista serba naturalizzata statunitense. Attiva fin dagli anni Sessanta del XX secolo, si è autodefinita come la «nonna della performance art»: il suo lavoro esplora le relazioni tra l’artista e il pubblico, ed il contrasto tra i limiti del corpo e le possibilità della mente.
Nasce a Belgrado, nipote di un patriarca della chiesa ortodossa serba, successivamente proclamato santo. Entrambi i genitori erano partigiani della seconda guerra mondiale: suo padre Vojin Abramović (conosciuto come Vojo) fu un comandante riconosciuto, dopo la guerra, eroe nazionale; sua madre Danica, maggiore dell’esercito, alla metà degli anni sessanta fu nominata direttore del Museo della Rivoluzione e Arte in Belgrado. La sua prima lezione di arte Marina la ricevette dal padre all’età di 14 anni: era il 30 novembre 1960; avendo chiesto al genitore di comprarle dei colori, lui si presentò con un amico il quale cominciò con il tagliare a caso un pezzo di tela, poi una volta steso a terra vi gettò sopra colla, sabbia, pietrIsco, bitume, colori vari dal giallo al rosso, poi dopo aver cosparso il tutto con trementina collocò un fiammifero al centro della composizione e lo fece esplodere e disse: “Questo è il tramonto”.

Dal 1965 al 1972 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Belgrado. Dal 1973 al 1975 ha insegnato presso l’Accademia di Belle Arti di Novi Sad, mentre creava le sue prime performance. Nel 1974 viene conosciuta anche in Italia, dove presenta la sua performance, Rhytm 4, esposta a Milano, nella Galleria Diagramma di Luciano Inga Pin. Nel 1976 lascia la Jugoslavia per trasferirsi ad Amsterdam. Nello stesso anno inizia la collaborazione e la relazione (che durerà fino al 1988) con Ulay, artista tedesco. Nel 1997 vince il Leone d’oro alla Biennale di Venezia con l’esecuzione Balkan Baroque.

Orari:
martedi-venerdi 12-20
sabato e domenica 10-20

biglietti : a partire da 9 euro

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