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Milano, intervento del prefetto Messina al Congresso Nazionale “La criminologia tra emergenze, diritti umani e giustizia”

Milano, 8 ottobre 2021 – Stamattina, a Milano, presso il Centro Congressi dell’Università Vita-S. Raffaele, il Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, è intervenuto nell’ambito del XXXIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Criminologia, quest’anno intitolato “La criminologia tra emergenze, diritti umani e giustizia”.

Il Prefetto Messina è intervenuto sul tema dell’impatto del Covid 19 sulla vita delle organizzazioni criminali, spiegando come quest’ultime hanno saputo adattarsi ai cambiamenti materiali, sociali ed economici indotti dalla pandemia, in alcuni casi sfruttandoli a loro vantaggio.

Dopo una prima fase – quella delle restrizioni – dove i sodalizi criminali hanno ricercato il “consenso sociale” dando vita ad un vero e proprio “welfare alternativo” che ha alimentato fenomeni come l’usura, con le riaperture si è dovuto fronteggiare una criminalità che ha cercato di infiltrarsi in misura maggiore nell’economica lecita, rilevando le imprese in difficoltà oppure tentando di accaparrarsi i finanziamenti – nazionali ed europei – stanziati per la ripresa economica.

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Sul versante preventivo è stato rinvigorito il settore delle misure di prevenzione patrimoniali, in cui la Polizia di Stato ha mosso grandi passi in avanti nell’ultimo triennio grazie alla nuova strategia messa in campo dalla Direzione Centrale Anticrimine, che prevede di affiancare al contrasto delle organizzazioni criminali sul piano militare anche lo strumento dell’ablazione patrimoniale.

Sul piano del contrasto giudiziario, le attività investigative coordinate dalla Direzione Centrale Anticrimine sono state indirizzate verso alcuni settori che a causa della pandemia sono diventati appetibili per una criminalità organizzata sempre più “mercatista”. Numerose sono le operazioni seguite dalla Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale, indagini che hanno evidenziato un modus operandi volto al controllo delle dinamiche societarie della filiera agro-alimentare, delle infrastrutture sanitarie, della gestione degli approvvigionamenti, specie di materiale medico e dei dispositivi di protezione individuale, del comparto turistico alberghiero e di quello della ristorazione, nonché dei settori della distribuzione al dettaglio della piccola e media impresa.

Il prefetto Messina ha dichiarato: “L’affinamento dei meccanismi di individuazione degli indici di infiltrazione delle organizzazioni criminali strutturate deve essere accompagnato da una tempestiva e rigorosa azione di contrasto repressiva. È dalla individuazione delle specifiche modalità e delle tecniche dell’agire mafioso nell’ambito economico finanziario, peraltro in continua evoluzione, che può essere disvelata nel concreto ed efficacemente neutralizzata la minaccia mafiosa. L’azione delle squadre Mobili in fase repressiva e delle divisioni anticrimine in fase preventiva può in questo senso fare la differenza”.

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