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Milano, alla Fabbrica del Vapore il nuovo progetto di residenze d’artista “Futura”

Dialoghi tra gli artisti in residenza e artisti ospiti internazionali

Milano, alla Fabbrica del Vapore il nuovo progetto di residenze d’artista “Futura”.

Ha preso il via i primi di maggio Futura, il nuovo progetto di residenze d’artista in Fabbrica del Vapore, promosso dal Comune di Milano. Un curatore (Giacomo Zaza), vincitore di un bando internazionale, e sei artisti/e italiani/e, anch’essi/e selezionati/e attraverso un ulteriore bando, creeranno un laboratorio di arte e pensiero fortemente connesso alla nostra contemporaneità e aperto ad un’esplorazione multidirezionale della realtà.

«Il nostro obiettivo è quello di trasformare Fabbrica del Vapore nel simbolo di un nuovo paradigma urbano: una casa per la creatività, un nuovo spazio per la comunità, sempre più verde e inclusivo, un ambiente poroso alle sollecitazioni che provengono dal territorio e alle sensibilità artistiche e culturali che provengono da tutto il mondo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Fabbrica del Vapore si trova al centro di un territorio di grande importanza storica e culturale caratterizzato da una grande ricchezza dal punto di vista sociale, grazie alla presenza di comunità provenienti da diverse parti del mondo. Questo contribuisce a creare un ambiente vivace e cosmopolita, che troverà in Fabbrica uno spazio sempre più aperto, versatile e sostenibile – prosegue l’assessore Sacchi -. Dopo la prima positiva esperienza che ha visto Fabbrica ospitare in residenza due artiste ed un curatore ucraini, appena dopo l’aggressione russa al loro Paese, proseguiamo con entusiasmo con un secondo progetto che guarda al futuro, aperto alle contaminazioni e in dialogo con la contemporaneità».

Gli/le artisti/e selezionati/e per le residenze, che vivranno e lavoreranno in Fabbrica fino a fine agosto 2023, sono Benedetta Fioravanti, Valentina Furian, Nicoletta Grillo, Lisa Martini, Giovanna Repetto e Davide Sgambaro. Tutti/e sono accomunati/e dalla giovane età e dalla ricerca multimediale, che spazia dai media più classici, come il disegno, a quelli più sperimentali come l’elaborazione digitale.

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