“Lo sport ai tempi dei social network”, Mazzeo a confronto con i campioni toscani
L'11 ottobre all'Internet Festival, l'incontro organizzato dal Consiglio regionale. Il presidente dell'Assemblea regionale con Leonardo Fabbri, Giulia Pisani e Filippo Macchi.
“Lo sport ai tempi dei social network”, Mazzeo a confronto con i campioni toscani
L’impatto dei social media sul mondo dello sport, le esperienze dirette di atleti e figure pubbliche, per capire come i social network stanno trasformando la comunicazione sportiva, la relazione con i tifosi, le opportunità professionali, i rischi legati alla salute mentale degli sportivi. Se n’è parlato nell’incontro ‘Lo sport ai tempi dei social network‘, che si è tenuto venerdì 11 ottobre a Pisa al Centro Congressi Le Benedettine, all’interno dell’Internet festival 2024. Hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, Leonardo Fabbri, primatista nazionale e campione europeo in carica nel lancio del peso, Giulia Pisani, ex pallavolista, ora telecronista e dirigente sportiva, Filippo Macchi, vincitore di due medaglie d’argento nel fioretto alle olimpiadi di Parigi 2024. Ha condotto il confronto la giornalista Veronica Maffei.
“Le tecnologie possono essere un luogo delle opportunità, se conosciute e se diventano per tutti – ha detto il presidente Mazzeo a margine dell’incontro, organizzato a cura del Consiglio Regionale della Toscana –. Abbiamo chiamato con noi volti noti dello sport, perché il nostro obiettivo è avvicinare il più possibile le tecnologie alle persone. Pippo Macchi, due medaglie d’argento alle Olimpiadi, Giulia Pisani, che ha raccontato la grande cavalcata della nazionale femminile di pallavolo e Leonardo Fabbri, che ci ha fatto innamorare del lancio del peso con il suo record europeo e con l’attività di divulgazione sui social”.
“Penso sia molto importante riuscire a far vedere che dietro a un atleta di altissimo livello c’è comunque una persona con i suoi problemi e le sue difficoltà”, ha detto Giulia Pisani. Nella gestione dei social network, “ci deve essere una linea, per evitare che si sfoci in situazioni spiacevoli, in cui prendono spazio commenti sgradevoli e i tifosi si trasformano in leoni da tastiera”.
“Con lo sviluppo dei social, noi atleti abbiamo una grande visibilità e per questo anche tanta responsabilità – ha spiegato Filippo Macchi –. Siamo chiamati ad essere punti di riferimento, d’esempio per i ragazzi che praticano lo sport. Bisogna saper vincere e anche saper perdere, seguire i valori importanti che devono essere trasmessi prima di tutto ai ragazzi. Riuscire a condividere e far vedere ciò che uno è: questo si deve ricercare quando si utilizzano i social network”.
“Una delle cose più belle dei social è che ci permettono di far vedere alle persone che oltre ad essere atleti siamo dei ragazzi come tutti, con i loro momenti no, le loro giornate no”, ha aggiunto Leonardo Fabbri. È grazie ai suoi risultati e anche alla sua attività sociale che “le persone stanno iniziando a capire e guardare il lancio del peso. Cerco di far vedere il lavoro che serve giorno dopo giorno per arrivare preparati alla competizione in pedana”.
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