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Lecco, inaugurato il progetto “Please touch me! Ad occhi chiusi nel museo”

Percorsi museali permanenti, per ipovedenti e non vedenti, nei tre musei di palazzo Belgiojoso

Il progetto, promosso da Eliante Onlus (capofila) con la collaborazione e il contributo del Comune di Lecco e il cofinanziamento di Fondazione Cariplo, dopo  tre anni di studi, progettazioni e collaudi di prototipi con le associazioni degli utenti a cui erano destinati, si è concluso con la realizzazione di percorsi museali permanenti, per ipovedenti e non vedenti, nei tre musei di palazzo Belgiojoso. Le istallazioni sono composte da postazioni multisensoriali e multimediali: didascalie vocali, schede tattili, fedeli riproduzioni di reperti, apparati digitali. Elementi che, in realtà, offrono nuovi strumenti espositivi utili per tutti, offrendo la possibilità di avvicinarsi al patrimonio culturale, archeologico, storico e naturalistico dei nostri musei con modalità nuove, in grado di coinvolgere anche sul piano emozionale.

“Termina un progetto importante per Lecco e il Si.M.U.L. – spiega l’assessore alla Cultura Simona Piazza -. Un’esperienza di arte inclusiva, attenta alle diversità di ipovedenti e non vedenti attraverso la realizzazione di un percorso museale innovativo. Anche con questo progetto proseguiamo nel solco della politica culturale della nostra comunità, aperta a tutti, con lavori che arricchiscono il patrimonio artistico di Lecco. Ci tengo a ringraziare in modo particolare chi ha sostenuto e promosso questo progetto: la cooperativa Eliante, la Fondazione Cariplo e le diverse associazioni che hanno contribuito, insieme al Comune, alla realizzazione di un inedito percorso per l’intero territorio italiano”.

“L’impegno della Cooperativa Eliante nel campo della didattica ambientale e museale – sottolinea Antonio Bossi, Responsabile area educazione e formazione della cooperativa sociale Eliante ONLUS – è orientato da sempre verso l’elaborazione di progetti pensati per trasformare i luoghi, e in particolare i musei, in occasioni di incontro tra esperienze e culture diverse e di scambio tra le “memorie” e la vita quotidiana. In questa direzione il progetto Please touch me diviene un processo formativo sociale, ispirato all’accessibilità universale, da intendersi come azione di sviluppo culturale, ma anche come strumento di attivazione di processi di formazione trasversale e innovativa”.

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