Il cielo di dicembre 2025: stelle cadenti, superlune e meraviglie cosmiche che chiudono l’anno.
Dal plenilunio più luminoso dell’anno alla pioggia di stelle più intensa del 2025, fino al passaggio della cometa 3I/ATLAS: un mese ricchissimo di eventi astronomici che illumineranno le lunghe notti invernali.
Il cielo di dicembre 2025: stelle cadenti, superlune e meraviglie cosmiche che chiudono l’anno.
Dicembre 2025 si apre con un cielo eccezionalmente ricco di appuntamenti astronomici. Le lunghe notti invernali e l’aria tersa offrono infatti le condizioni ideali per osservare Superlune, sciami meteorici, pianeti brillanti e persino il passaggio di una cometa proveniente da un altro sistema stellare. Un mese che, secondo gli astrofili, sarà tra i più spettacolari degli ultimi anni.
La Superluna delle Lunghe Notti inaugura il mese
Il primo evento in calendario è atteso per venerdì 5 dicembre: la Superluna, la terza e ultima del 2025. Il nostro satellite si troverà al perigeo, a 356.961 chilometri dalla Terra, apparendo più grande dell’8% e più luminosa del 15% rispetto a un plenilunio ordinario.
Chiamata tradizionalmente Luna Fredda o Luna delle Lunghe Notti, deve il suo nome alla vicinanza con il solstizio d’inverno, periodo dell’anno in cui la notte prevale nettamente sul giorno.
Geminidi: la pioggia di stelle più intensa del 2025
Dal 4 al 20 dicembre entrerà in scena lo sciame meteorico delle Geminidi, considerato dagli astronomi il più prolifico dell’anno. Il picco è previsto tra il 13 e il 14 dicembre, quando si potranno osservare fino a 120–150 meteore all’ora sotto cieli bui e privi di inquinamento luminoso.
A rendere unico questo sciame è la sua origine: le Geminidi non provengono da una cometa, ma dall’asteroide 3200 Phaethon, un asteroide anomalo che mostra talvolta attività simili a quelle cometarie. Le meteore risultano lente, luminose e spesso colorate, con scie persistenti che le rendono facilmente osservabili anche agli occhi meno esperti.
Accanto alle Geminidi, tra il 17 e il 26 dicembre, saranno visibili anche le Ursidi, un piccolo sciame con picco il 22 dicembre, che regala in media una decina di meteore all’ora.
La cometa interstellare 3I/ATLAS sfiora il Sistema Solare
Uno degli eventi più attesi dagli astronomi professionisti è il passaggio della cometa 3I/ATLAS, previsto per il 19 dicembre. Scoperta nel luglio 2025, la cometa arriva da una regione remota della Via Lattea: è infatti il terzo oggetto interstellare mai identificato dopo ‘Oumuamua e Borisov.
ATLAS passerà a circa 269 milioni di chilometri dalla Terra, tra le orbite di Marte e Giove. Per osservarla servirà un telescopio, ma la sua presenza nel nostro cielo rappresenta un’occasione scientifica rara: le analisi del telescopio spaziale James Webb hanno rivelato una composizione insolita, con elevate quantità di anidride carbonica, acqua e monossido di carbonio.
Il solstizio d’inverno: il giorno più corto dell’anno
Il 21 dicembre alle 16:04 si verificherà il solstizio d’inverno, momento in cui il Sole raggiunge la massima distanza angolare dall’equatore celeste. È l’inizio dell’inverno astronomico nell’emisfero nord e il giorno con il minor numero di ore di luce. Da questo istante le giornate inizieranno a riallungarsi, segnando simbolicamente la rinascita della luminosità solare.
Congiunzioni e pianeti: l’ultimo spettacolo dell’anno
Dicembre offre anche una serie di suggestive congiunzioni:
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7 dicembre: la Luna sfiora Giove, Castore e Polluce nella costellazione dei Gemelli.
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8 dicembre: il nostro satellite incontra l’ammasso del Presepe (M44) nella costellazione del Cancro, un quadro celeste dall’atmosfera quasi natalizia.
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31 dicembre: la Luna chiude l’anno avvicinandosi alle Pleiadi, con Aldebaran ben visibile nel Toro.
Sul fronte planetario, Giove domina il cielo: è osservabile per tutta la notte, mentre Saturno si mostra nelle prime ore dopo il tramonto. Particolarmente favorevole è anche Mercurio, che il 7 dicembre raggiunge la massima elongazione ovest e brilla poco prima dell’alba verso Sud-Est. Quasi impossibili da vedere, invece, Venere e Marte, troppo bassi sull’orizzonte o immersi nella luce solare.
Le costellazioni invernali tornano protagoniste
Con l’avanzare del mese, il cielo si arricchisce delle grandi costellazioni invernali. Orione, con la sua inconfondibile cintura di tre stelle, domina la scena insieme al Cane Maggiore, dove splende Sirio, la stella più luminosa del firmamento. Completano il quadro il Toro con la gigante rossa Aldebaran e i Gemelli, con le brillanti Castore e Polluce.
Per chi cerca un tocco di poesia natalizia, la costellazione dell’Unicorno ospita il suggestivo “Albero di Natale” stellare, mentre nel Cancro è possibile individuare l’ammasso del Presepe (M44).
Un dicembre da ricordare
Tra piogge di meteore, Superlune, comete interstellari e congiunzioni suggestive, dicembre 2025 si annuncia come uno dei mesi più ricchi per l’osservazione astronomica. Un’occasione per riscoprire la bellezza del cielo invernale e salutare l’anno con uno sguardo rivolto verso l’infinito.
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