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Cremona, omaggio alle vittime del bombardamento del 1944 e alle vittime del covid

Cremona, 10 luglio 2020 – Rinnovato questa mattina il ricordo di tutte le persone morte a causa del bombardamento che colpì duramente Cremona 76 anni fa. La cerimonia, organizzata dal Comune e dal Dopolavoro Ferroviario (DLF) di Cremona, presenti le autorità civili e militari ed i rappresentanti delle Associazioni partigiane, d’arma e combattentistiche, si è tenuta davanti al monumento dedicato ai ferrovieri caduti in via S. Francesco d’Assisi, dove è stata esposta una grande foto del bombardamento. Quest’anno è stato reso omaggio non solo alle vittime del ‘44, ma anche a tutti coloro che hanno perso la vita nella più grande tragedia che ha colpito profondamente anche la nostra città dalla fine della Seconda guerra mondiale, la pandemia da Covid-19.

La commemorazione è stata introdotta dal Presidente del Dopolavoro Ferroviario di Cremona – Mantova Virgilio Ferrari. A seguire, Giorgio Rampi, Consigliere DLF, consigliere comunale a Malagnino e consigliere ANFFAS Cremona Onlus, ha portato la sua testimonianza di volontario che nei mesi scorsi, come tanti altri cremonesi, si è prodigato per aiutare e sostenere i più fragili, in particolare gli anziani e i disabili.

Ha preso infine la parola il Sindaco Gianluca Galimberti. Nel suo intervento il Sindaco, andando con la mente al ricordo del fratello della nonna deceduto sotto il bombardamento del luglio del ‘44 e alla febbrile attesa di notizie del congiunto, ha sottolineato come spesso, nei momenti drammatici, all’attesa si accompagni purtroppo il dolore. Così è avvenuto anche nei tre lunghi mesi dell’emergenza sanitaria e del conseguente lockdown, con i propri cari ricoverati in ospedale, certamente ben accuditi, ma che non era possibile non solo abbracciare, ma nemmeno vedere, rimanendo in attesa di notizie sulle loro condizioni, notizie che a volte hanno causato profondo dolore.

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Dopo il discorso del Sindaco è stata deposta una corona d’alloro da parte delle autorità presenti ed il parroco di Sant’Ambrogio, mons. Carlo Rodolfi, ha impartito la benedizione. La corona è stata successivamente portata sotto la lapide, collocata su un edificio di quella che un tempo era conosciuta come Porta Milano, ora piazza Risorgimento, e che reca la seguente epigrafe: Come questa pietra immutabile il ricordo ed il compianto per i cremonesi vittime innocenti di bombardamento aereo vivranno eterni ammonendo pace tra i popoli. In rappresentanza del Comune, sono intervenuti anche il Presidente del Consiglio comunale Paolo Carletti, gli Assessori Rodolfo Bona, Barbara Manfredini e Simona Pasquali.

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