Brescia: presentazione del catalogo della mostra “Giuseppe Bergomi. Sculture 1982/2024”
Il 19 novembre 2024, al Museo di Santa Giulia, si presenta il catalogo della mostra dedicata all'artista bresciano Giuseppe Bergomi, con interventi dei critici d'arte e dell'autore stesso.
Brescia: presentazione del catalogo della mostra “Giuseppe Bergomi. Sculture 1982/2024”.
Manca meno di un mese per visitare la mostra con cui Brescia celebra Giuseppe Bergomi (1953), autore bresciano tra i maggiori esponenti della scultura figurativa contemporanea.
Rimane infatti aperta fino al 1° dicembre 2024 la retrospettiva dal titolo Giuseppe Bergomi. Sculture 1982/2024, curata da Fondazione Brescia Musei, diffusa tra i chiostri di San Salvatore e di Santa Maria in Solario del Museo di Santa Giulia e le sale del Grande Miglio in Castello e ad accesso libero e gratuito, che presenta 84 opere in terracotta e in bronzo, realizzate lungo l’arco di tutta la carriera dell’artista.
Martedì 19 novembre 2024, alle ore 18.00, nell’Auditorium del Museo di Santa Giulia a Brescia, si terrà un incontro pubblico per presentare il catalogo della mostra, edito da Skira, e per approfondire le tematiche affrontate da Giuseppe Bergomi lungo tutto il suo iter creativo.
Ne parleranno i critici d’arte Fausto Lorenzi, autore del testo in catalogo Coreografie di corpi e geometrie, pieni e vuoti: le partiture di colori e ritmi negli spazi aperti e Gabriele Simongini, autore del testo Corpi d’anima e silenzio, insieme allo stesso Giuseppe Bergomi, a Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei e a Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei.
La partecipazione all’incontro è libera e a seguire sarà possibile visitare gratuitamente la mostra al Grande Miglio del Castello di Brescia fino alle ore 22.
La mostra Giuseppe Bergomi. Sculture 1982/2024 s’inserisce nel più ampio progetto dedicato alla scultura negli spazi del Castello di Brescia che Fondazione Brescia Musei ha inaugurato con la mostra Davide Rivalta. Sogni di gloria, individuando proprio in questo luogo iconico uno spazio da riservare alla valorizzazione dell’arte plastica, in vista della prossima inaugurazione di un itinerario di sculture all’aperto dedicato a Bruno Romeda e al suo compagno e collega Robert Courtright.
In Santa Giulia invece, il dialogo con gli spazi del Corridoio Unesco si pone in ideale continuità con l’esperienza di Palcoscenici archeologici, che ha portato negli ultimi tre anni artisti quali Francesco Vezzoli, Emilio Isgrò e Fabrizio Plessi a confrontarsi con le architetture del complesso monumentale di Santa Giulia e del Parco Archeologico.
Ad oggi sono state oltre 11 mila le persone che hanno visitato la mostra allestita negli spazi del Grande Miglio in Castello e oltre 40 mila i visitatori che hanno apprezzato le 12 sculture en plein air, parte dell’offerta del Museo di Santa Giulia. La mostra è realizzata nell’ambito dell’eredità Romeda per la valorizzazione dell’arte contemporanea.
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